GLORIA PERUZZI
Cronaca

La notte di Pia Tuccitto al Dovizi: "Saltavo e cantavo già a otto mesi. Un nuovo disco dopo la malattia"

La cantautrice dalle origini casentinesi torna nella sua terra per una serata di musica e parole, intervistata da Massimo Orlandi per la Fondazione Baracchi: "MI piace osare, mi guida l’istinto".

La cantautrice Pia Tuccitto, 58 anni, sarà protagonista stasera al teatro Dovizi

La cantautrice Pia Tuccitto, 58 anni, sarà protagonista stasera al teatro Dovizi

"A soli otto mesi saltavo sul lettino appena sentivo Rocky Roberts cantare ‘Stasera mi butto’, sotto lo sguardo incredulo di mia madre". Pia Tuccitto, già allora, aveva la musica nel sangue e un’anima rock. La stessa che mantiene ancora oggi, dopo oltre 30 anni di carriera. La cantautrice di origini casentinesi, che ha condiviso il palco con Vasco Rossi e scritto brani, oltre che per il rocker più amato d’Italia anche per icone come Patty Pravo, torna con il nuovo singolo "Cento e 1000 lacrime". Un nuovo capitolo del suo percorso musicale di cui parlerà stasera, alle 21, al Teatro Dovizi di Bibbiena, intervistata da Massimo Orlandi. Un incontro organizzato dalla Fondazione Giuseppe e Adele Baracchi, durante il quale proporrà diversi brani del suo repertorio, in versione acustica, accompagnata dal chitarrista Luca Longhini.

Tuccitto, questo nuovo percorso professionale arriva dopo anni complicati.

"Tra il 2017 e il 2021, ho affrontato due anni di malattia, poi è arrivato il Covid però, invece di chiudermi, ho trovato la voglia di esplorare, imparare a suonare nuovi strumenti e diventare un’arrangiatrice più consapevole. Una fase di introspezione che ha dato vita al disco che uscirà nel 2025 e ha confermato la mia vocazione artistica, perchè oltre la musica mi piace anche dipingere".

Cosa dipinge?

"Magliette o copertine dei miei dischi, come per quest’ultimo in cui mi sono ritratta seduta sulla mia 2CV".

L’idea di usare l’organetto in un brano rock?

"È stata del produttore Frank Nemola. All’inizio ero scettica, essendo ontano dal rock. È stata una scelta coraggiosa che non rimpiango".

Le piace osare?

"Assolutamente sì. Sono una da prima linea, da sfondamento o protezione, tipo scudo per gli altri".

Il brano tocca anche il tema della scelta. Da cosa si lascia guidare solitamente?

"Dall’istinto. Non penso troppo, lascio che sia il flusso creativo a guidarmi lo faccio anche quando scrivo. Lasciarsi andare con leggerezza come trascinata dal tappeto magico di Aladino".

Quanto è legata alla Verna o al Parco delle Foreste Casentinesi che vediamo nel video?

"Molto. Sono luoghi di spiritualità profonda, simbolo di connessione con noi stessi. La Verna, con la sua atmosfera francescana, è un luogo magico per chi nasce in provincia di Arezzo di cui dobbiamo essere orgogliosi".

Ci sono anche l’Emilia-Romagna, la sua regione d’adozione, e il kayak.

"Il contatto con l’acqua mi dà ispirazione, ma per andare in kayak ho dovuto fare un piccolo corso. Poi sì, c’è quell’atmosfera da ‘Romagna mia’ che Giorgina, la mia sorellina che non c’è più, amava tantissimo".

Emozionata di suonare a Bibbiena?

"È un sogno che si avvera. Il Teatro Dovizi ha una magia unica. Sarà speciale, con la mia famiglia e amici che non vedo da tanto tempo".