
L’Orchestra multietnica di Arezzo stasera sarà protagonista al Cas di Indicatore.
Un incontro tra suoni, storie e culture unite in un racconto collettivo dove il pubblico, di ogni età, è parte integrante del viaggio. È l’invito che il Centro di Aggregazione Sociale Indicatore, insieme ad Officine della Cultura con Fondazione Cr Firenze, rivolgono ai residenti di Indicatore e non solo per stasera, con inizio alle ore 20. L’invito a partecipare ad una serata speciale con i musicisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, una serata in forma di concerto e insieme di laboratorio, dove la musica non sarà solo esecuzione ma esperienza viva, condivisa, narrata e vissuta insieme.
L’inizio è previsto per le ore 20 con un’apericena conviviale a cura del Cas Indicatore. Un momento informale di accoglienza, socialità e gusto, che farà da preludio all’ingresso nel mondo sonoro che nasce dalle rotte dei musicisti dell’orchestra: uomini e donne di origine e cultura diversa, uniti dalla forza della musica e dal desiderio di costruire legami. Un concerto partecipato e insieme un laboratorio narrativo in cui ogni brano, ogni strumento musicale, si intreccia ad una storia: storie di viaggi, di attese, di speranze, di nuovi inizi.
Sul palco, i musicisti si presenteranno al pubblico e si racconteranno, trasformando il palco stesso in un luogo di relazione e di scoperta, un ponte tra culture, generazioni e vite diverse. L’invito è rivolto a tutti: bambini, adulti e anziani.
Le storie, come la musica, hanno bisogno di essere ascoltate, tramandate e accolte e i luoghi che le ospitano, anche quando periferici, diventano spazi di crescita, coesione e trasformazione sociale. L’evento è parte del progetto "Saràbanda", ideato e curato da Officine della Cultura con Fondazione Cr Firenze, nell’ambito della 5ª edizione del Bando Partecipazione Culturale - Periferie. La partecipazione al concerto è gratuita mentre per prendere parte all’apericena è previsto un costo di 10 euro.
"Il progetto "Saràbanda" realizzato insieme a Officine della Cultura è un esempio di come la cultura possa diventare un’esperienza condivisa, capace di generare consapevolezza, cittadinanza attiva e coesione sociale" dice Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione Cr.