
Spuntano e crescono "Germogli di legalità" grazie alle nuove generazioni. L’amministrazione comunale terranuovese ha promosso un laboratorio che dal 26...
Spuntano e crescono "Germogli di legalità" grazie alle nuove generazioni. L’amministrazione comunale terranuovese ha promosso un laboratorio che dal 26 giugno al 3 settembre si svilupperà in quattro appuntamenti dedicati ai temi della criminalità organizzata e alle esperienze concrete di contrasto ai fenomeni mafiosi. Il progetto "Terranuova Bracciolini. Un ecosistema solidale ed inclusivo" ha ottenuto il cofinanziamento dell’Unione Europea, di Stato e della Regione Toscana. Gli incontri, in programma dalle 10 alle 13, saranno curati da Conkarma Aps, Libera e Legambiente Valdarno, realtà attive nel comprensorio sul fronte della sensibilizzazione alla cittadinanza attiva e alla tutela dell’ambiente. "L’iniziativa si inserisce in un percorso più ampio volto alla promozione di una cultura della legalità, dell’inclusione e della solidarietà all’interno della comunità locale", spiegano gli organizzatori. Il viaggio inizierà il 26 giugno con l’illustrazione della storia delle mafie soffermandosi particolarmente su "Cosa Nostra". Dall’età feudale all’inchiesta Keu che ha toccato anche il territorio valdarnese. Il 1° luglio invece esponenti di Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" e "Legambiente" affronteranno le questioni aperte in ambito locale, ma si concentreranno pure sul recupero dei beni confiscati e sull’importanza della memoria. Il 3 luglio i partecipanti si trasferiranno a Villa Pettini, struttura che accoglie i richiedenti asilo e promuove iniziative solidali a Montevarchi. "Un esempio virtuoso di realtà ad alto impatto sociale", viene sottolineato, e di attività che in modo trasversale si pongono in antitesi al crimine organizzato. Nella mattinata conclusiva del 3 settembre, infine, spazio alle testimonianze di quanti hanno lavorato nei campi di Libera a Polistena in Calabria. Per le iscrizioni c’è tempo fino al 23 giugno.
M.R. Di Termine