In via Romana, da i Fratelli Ciardi, si è portato con sé anni di esperienza nel mondo del gelato. Carlo Viti, gelatiere dal ‘90, lasciata la sua gelateria ai Bastioni, dal 12 febbraio, giorno in cui è aperto la pasticceria e caffetteria Ciardi, ha iniziato con loro una nuova avventura. Quella in cui ha creduto un giovane e affermato imprenditore aretino, Luca Ciardi, già alla guida dell’omonimo panificio che la famiglia ha aperto nel 1985. Dopo la pandemia, invece di rallentare ha messo il turbo e ha rilanciato aprendo la nuova attività. Tra le colazioni e gli aperitivi ecco il gelato artigianale. Parola d’ordine? Prodotti super naturali. Un gelato i cui sapori riportano indietro ai favolosi anni ‘60. Sei gusti, tra i classici, pistacchio, sorbetto al cioccolato, caffè, e quelli che ruotano periodicamente. A rendere unico il suo gelato c’è una macchina molto complessa difficile da "guidare", ma il cui "pilota" ha tutte le carte in regola per una perfetta performance.
La macchina di cui parliamo è un banco a pozzetti nei quali avviene la mantecatura del gelato. La lavorazione si ripete ogni mezz’ora, per tre minuti. Un sistema ancora poco conosciuto in Italia, ma che garantisce una qualità superiore al prodotto. A patto che il gelatiere sia bravo, sì perché è necessario equilibrare perfettamente la ricetta tenendo sotto controllo grassi e zuccheri. "Il segreto per un buon gelato? Competenza e e prodotti di qualità" ci spiega Carlo. "La passione è scontata, oramai fare questo lavoro è diventata una missione" sorride. Lui che di esperienza ne ha molta, continua ogni anno a formarsi e come membro dei gelatieri italiani ha la possibilità di confrontarsi con centinaia di colleghi in tutta Italia. "La lavorazione ha fatto dei cambiamenti enormi. Rispetto agli anni ‘90 le differenze sono mostruose. Il gelato deve essere più digeribile, non deve generare sete. E’ cambiato tutto. C’è un’attenzione massima da parte del cliente che in passato aveva meno palato, oggi piacciono li prodotti buoni, ed è orientato alla qualità". "I miei gusti preferiti? Quelli alla frutta, in cui la bravura la fa da padrona. Solo due ingredienti frutta e acqua e poi la magia".
Gaia Papi