La mano tesa di Butali: "Un gesto spontaneo"

Euronics ha regalato 30 dispositivi: "Così pensiamo al nostro territorio"

La mano tesa di Butali: "Un gesto spontaneo"

La mano tesa di Butali: "Un gesto spontaneo"

"Un’azienda deve anche pensare al suo territorio, la nostra è prima di tutto una famiglia che vive ad Arezzo: è stato un gesto spontaneo". C’è anche Euronics Arezzo tra i grandi donatori che con la loro generosità hanno ridato un futuro alla scuola media Margaritone di Via Tricca che a inizio settembre era stata colpita da un raid di ladri che si erano aggranfiare 100 tablet per un bottino complessivo di 70mila. All’appello dell’istituto ha risposto anche il gruppo Euronics Arezzo con il suo amministratore delegato Francesco Butali che ha donato ben trenta tablet al Margaritone.

Butali, come è nata l’idea di questa grande donazione?

"Ho appreso dalla stampa cosa era successo e la notizia mi ha colpito. È una scuola che aveva investito molto nella formazione dei suoi studenti, anche grazie a questi mezzi informatici. Ci siamo messi in contatto con la dirigenza e una volta capito di cosa avessero bisogno gli studenti ci siamo messi in moto. Sì, poi c’è anche un motivo, come dire, affettivo: tutti i miei figli hanno frequentato quella scuola in cui li abbiamo accompagnati ogni mattina. E’ stato anche un modo per restituire alla scuola quello che ci ha dato".

Di fatto, la sua azienda ci lavora con i tablet, secondo lei cosa possono portare in più ai ragazzi?

"I ragazzi d’oggi sono nativi digitali ma bisogna anche istruire le nuove generazioni sul giusto utilizzo di questi strumenti: devono avere la consapevolezza di quello che hanno davanti. E qui entra in gioco la scuola. E poi i tablet sono dispostivi multimediali utilissimi anche nell’istruzione: permettono l’accesso a strumenti didattici e ludici, con queste tecnologie si può alzare la capacità di comprensione e lo stimolo verso lo studio. E poi servono anche per facilitare l’acquisizione di informazioni".

Qual è l’augurio che fa a questi ragazzi che hanno iniziato l’anno con un fattaccio alle spalle?

"Il mio augurio è che i ragazzi approfittino di questi anni per formarsi, perchè è in questi giorni che impareranno tutte quelle competenze che saranno fondamentali nella loro vita, sia professionale che non. Mi auguro che gli studenti facciano buon uso di tutte queste tecnologie".

Quanto è importante per un’azienda essere attenta a quello che succede nel territorio, come in questo caso?

"È fondamentale per un’azienda, specie come la nostra che è una media grande realtà ma è anche un’impresa familiare: tutte le persone che lavorano qui vivono in un territorio e sono attaccate a quello che succede. Se tutti ci diamo da fare per il territorio, stiamo tutti meglio".

L.Amod.