SILVIA BARDI
Cronaca

La lirica aretina accende il teatro Con la Traviata

Artisti e pubblico commossi. Serata per il Calcit . Sari: "L’inizio di una serie di cose belle per la città

di Silvia Bardi

AREZZO

La felicità nei volti degli artisti al termine dello spettacolo ha ripagato tutti. Un’impresa grande quella del baritono aretino Andrea Sari e dalla moglie, il soprano Stella Peruzzi e le Acli nel mettere in scena "Lettere da Parigi: dalle camelie alla Tavriata" con tante professionalità aretine, il coro Coradini e il coro lirico Padre Vestri, l’orchestra di fiati con il pianista Alessandro Manetti diretti da Daniele Fabbrini che finalmente hanno riempito il "golfo mistico", le ballerine della scuola di Carolina Basagni, il tenore Alfonso Zambuto (Alfredo), l’attore Paolo Fosso narratore che poi si svela essere lo stesso Verdi, il mezzosoprano Asia Trifari, il soprano Ilaria Carrella, il tenore Andrea Agostini, il basso Amedeo Testerini, con i costumi di Matelda Bigi.

Ad abbracciarli un teatro da tutto esaurito per un’opera messa in scena gratuitamente dagli artisti perché il ricavato, seimila euro, andasse totalmente al servizio di cure domiciliari oncologiche Scudo del Calcit. E con trecento persone rimaste senza biglietto. "Il teatro Petrarca merita cose importanti - commenta commosso Andrea Sari - il silenzio che abbiamo sentito durante la recita ha significato molto per noi, vuol dire che il messaggio è arrivato, ci è sembrato di rivivere l’amore e il dramma di Violetta e mi sono commosso quando la ballerina solista ha preso le camelie.

E’ solo l’inizio di una serie di cose belle per la città". Già, il messaggio. Un entusiasta Paolo Fosso, che ha postato sulla sua pagina Facebook il saluto del pubblico, lo ha rimarcato bene, quel "sempre libera" che rivendica e omaggia lo "spirito indomito delle donne che amano": "La facciata ottocentesca nascondeva figli legittimi e condotte tutt’altro che irreprensibile salvo poi puntare il dito sugli altri. Quando Verdi sposò la Strepponi al suo arrivo a Busseto venne preso a sassate. Per amore ebbe la forza di dire addio alla sua città e a suo padre per ricominciare a vivere. Questo raccolta la Traviata, il gesto orrendo dell’umiliazione di una donna, una donna uccisa ma che andava solo amata".