La "Lira di Bibbiena" arriva in Senato. Non si tratta della vecchia moneta usata, ma di un sistema che sfruttando la tecnologia permette di fare acquisti nei piccoli esercizi locali. L’iniziativa del comune bibbienese attraverso la quale è stato possibile dare sostegno alle famiglie in difficoltà e ai piccoli negozi, è stata infatti presentata in sala Nassyria a Palazzo Madama, come uno dei progetti migliori per l’aiuto all’economia locale e alle famiglie con basso reddito. Sono 250 i nuclei familiari di Bibbiena che possono usufruire di questi "buoni" emessi dal comune da utilizzare solo nelle piccole botteghe di prossimità, e non nei grandi centri commerciali. Un modo per aiutare le piccole realtà, sono circa quaranta i negozi del territorio che hanno aderito, consentendo anche ai nuclei meno abbienti di acquistare prodotti di qualità e allo stesso tempo incoraggiare uno sviluppo sostenibile del commercio locale, del territorio e delle sue tradizioni.
"Si tratta di un esempio eccezionale di valorizzazione dei territori e di ripopolazione dei piccoli centri che sono il cuore pulsante della nostra tradizione – spiega la senatrice di Fratelli d’Italia Simona Petrucci, promotrice della conferenza di presentazione dell’iniziativa – Un progetto interessante che spero possa essere replicato in altre realtà anche più grandi".
Ad intervenire anche il senatore Antonio Iannone, che ha aggiunto: "Non posso che complimentarmi per questa idea intelligente e semplice che racchiude aspetti culturali ed economici importanti. Questo progetto favorisce un circuito virtuoso che coniuga solidarietà e rilancio economico, valorizzazione dei territori e delle eccellenze locali. Un modello assolutamente da replicare". La lira di Bibbiena che il comune ha iniziato ad adottare sin dal 2021, è in pratica un buono spesa da utilizzare nei negozi del territorio comunale che si sono convenzionati, manifestando la propria adesione al progetto tramite apposito bando.
L’innovazione principale consiste pertanto nella creazione di un sistema di moneta digitale in sostituzione dei buoni spesa erogati dal comune. Agli esercenti è stata, infatti, fornita un App con cui, tramite smartphone scansionano il buono. Gli incassi vengono rendicontati dal comune che a fine mese provvede al pagamento.