LUCIA BIGOZZI
Cronaca

La foto di classe? È sulle pareti. Gigantografie tra banchi e lavagne. L’Artistico conquista nuovi spazi

L’ultima trovata del preside Tagliaferri per far sentire i ragazzi a casa: "Qui le loro storie e le emozioni"

La foto di classe? È sulle pareti. Gigantografie tra banchi e lavagne. L’Artistico conquista nuovi spazi

L’ultima trovata del preside Tagliaferri per far sentire i ragazzi a casa: "Qui le loro storie e le emozioni"

Volti sulla parete. E sorrisi, e occhi che raccontano. Sorrisi e sguardi di ragazze e ragazzi sulla parete di ogni classe. Comincia da qui il racconto e il progetto che accompagna la prima campanella, il 16 settembre. Progetto, già realtà, in ogni classe del liceo artistico Piero della Francesca.

Idea del vulcanico preside Luciano Tagliaferri condivisa con prof e studenti "perchè la scuola è il cammino che precede il tuffo nel mare aperto della vita. Ed è tra i banchi, in classe, che si impara a camminare. Quei sorrisi e quegli sguardi gioiosi sulle pareti, sono energia e stimolo per i ragazzi che in classe vivono l’esperienza della conoscenza", spiega Tagliaferri mentre va di aula in aula a verificare che tutto sia pronto per il rientro dei ragazzi. Il restyling delle 52 aule ha preso corpo in estate, insieme a un lavoro complessivo di ottimizzazione degli spazi didattici della scuola che accoglie 1430 giovani ed "è cresciuta, quindi ha bisogno di nuovi ambienti di lavoro".

Va in questa direzione, la richiesta alla Provincia - che gestisce il dossier dell’edilizia scolastica in tutto il territorio aretino - e al traguardo raggiunto "insieme all’istituto Fossombroni-Buonarroti. Abbiamo concordato la concessione di ulteriori spazi all’interno del polo scolastico di via 25 aprile". Un altra tappa nel cammino della scuola, tra le più dinamiche a livello provinciale. Si apre una porta e nella parete compare il volto di una studentessa in primo piano, dietro il quale prende forma la silhouette di una compagna di classe. "I ragazzi attraverso queste gigantografie, rivivono i momenti più belli, gli eventi più entusiasmanti condivisi a scuola e li proiettano nel loro quotidiano, in un ambiente che li protegge e al tempo stesso li prepara al cammino nella vita". Cammino che qui al Piero della Francesca, passa anche dai punti cardinali.

La parola-chiave è "orientamento", ovvero la funzione dell’istituto scolastico. E su questa base, Tagliaferri ha immaginato un viaggio lungo la rotta di una mappa che individua la zona nord della scuola, quella a ovest e la zona a sud. In altre parole, una scuola "che orienta per la vita". Ogni ala è definita da un colore che ne richiama il significato simbolico, dipinto sulle balze delle pareti e sul rivestimento delle porte. Un esempio? "Nell’ala nord prevale il blu, indica il freddo che fortifica; nell’ala sud c’è il rosso che riscalda l’anima mentre nell’ala ovest il colore è l’arancio, ispirato al tramonto che fa sognare e guardare lontano".

Manca l’ala est al Piero della Francesca e non è un caso. "È la zona della scuola che non c’è fisicamente. Il colore pensato sarebbe stato il giallo che richiama il nuovo giorno e la nuova strada, quella che percorreranno i nostri ragazzi alla fine del viaggio nella nostra scuola. Ed è esattamente la zona che simbolicamente rappresenta per ogni studente il punto di arrivo del percorso scolastico e l’avvio del cammino nella vita". La "rivoluzione" delle aule sarà presentata ai ragazzi il primo giorno di scuola ed è sintetizzata in una frase che Tagliaferri ha scritto all’ingresso dell’istituto.

"Spiegheremo agli studenti la nostra idea di scuola e li coinvolgeremo in quello che interpretiamo come un vero e proprio luogo di apprendimento, con loro al centro". La campanella è pronta al trillo del nuovo inizio. Tra i colori dei ragazzi che sorridono.