La folle corsa e l’esempio che non muore

Federica sarebbe felice di vedere la sua amica e collega partire per assistere le future mamme dell’Africa con la borsa di studio che le è stata dedicata.

Il sogno di Federica Canneti si è interrotto dopo una folle corsa a quasi 140 all’ora tra le curve della strada 71. Non bastano i tre anni di servizi sociali per chi guidava quella notte e nemmeno una splendida iniziativa a lenire il dolore dei genitori e di chi voleva bene a Federica: ragazza solare con la passione per l’ostetricia. La stessa di Maria Pia Cozzolino che aiuterà i bambini etiopi a nascere.

Il più potente inno alla vita nel ricordo di chi l’ha persa troppo presto, in circostanze inaccettabili. La morte di Federica non sarà inutile soltanto se ci ricorderemo che alla guida servono sempre attenzione e prudenza.

Federico D’Ascoli