La Fiera riempie la città: posti letto esauriti

L’edizione di settembre al Prato si annuncia da record. L’assessore Chierici: "Indicazioni più che positive anche sugli espositori"

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di Lucia Bigozzi

"Il film senza gli attori non si fa". Simone Chierici ricorre alla massima salendo al Prato, red carpet del weekend d’oro di Arezzo. Fiera antiquaria e Giostra del Saracino uguale città sold out. E il primato vale per turisti, visitatori ma pure per gli espositori che da oggi animano il parco che domina la città e sembrano accompagnare gli squilli delle chiarine sulla disfida in piazza Grande.

Quasi un set cinematografico, in un collegamento ideale con la Mostra del Cinema di Venezia. Del resto, lo schema settembrino è, tradizionalmente, una carta vincente nel calendario degli eventi più prestigiosi ma siccome niente è scontato - e due anni di pandemia lo hanno confermato - gli attori vanno curati per rendere il film sempre più attrattivo, è il ragionamento di Chierici al timone dell’assessorato a turismo e attività produttive. In questo weekend trovare un posto per dormire ad Arezzo è un’impresa e i numeri di lunedì racconteranno l’esito ma è già un fatto che "dalle indicazioni che abbiamo le prospettive sono buone e le prenotazioni dicono che la città è al completo. Gli espositori dovrebbero essere un buon numero e anche gli spuntisti".

Non si sbilancia Chierici fino a stamani, quando il quadro sarà completo, ma alla vigilia rimarca un aspetto: la cura sulla promozione della Fiera che veicola Arezzo nel mondo insieme alla Fondazione Arezzo Intour. Non è un caso se con un pizzico di soddisfazione Chierici richiama "la presenza consistente dei turisti tedeschi e nord europei, oltre al dato importante sugli americani tornati in città", cartina di Tornasole su investimenti e formule per fidelizzare i 168 espositori titolari e gli spuntisti. Proprio gli espositori "precari" sono aumentati sensibilmente, spiega Chierici - il dato stabilizzato a una cinquantina di presenze - anche grazie all’opzione rimborso del pernottamento (fino a cento euro) messa in campo da Comune e Fondazione Arezzo Intour. Il sistema funziona, aumenta l’interesse degli espositori e struttura la partecipazione in maniera continuativa. Non solo: crea appeal tra chi accetta i rischi e le regole dello spuntista ma sa che può contare su un contributo per il soggiorno. Il risultato è che Arezzo riesce a competere con le manifestazioni nelle altre "piazze" d’Italia e a potenziare il suo livello di attrattività.

Formula che vince non si cambia, si direbbe con il vecchio adagio; ragion per cui finora Comune e Fondazione hanno prorogato la misura introdotta nel 2021 per fronteggiare gli effetti della pandemia. Sul versante della logistica "in viale Buozzi abbiamo realizzato un accorparmento dei titolari dei banchi" per ottimizzare al meglio gli spazi, spiega l’assessore al turismo che sta elaborando i numeri sull’estate d’oro dei visitatori. Non fa anticipazioni fino a quando insieme alla Fondazione non sarà tirata la riga sul totale, ma anticipa che "agosto è stato fantastico". L’avvio di settembre promette il bis.