La dogana sarà declassata. Timori delle imprese sull’export:: "Così si allungano i tempi"

Arezzo e Siena saranno subalterne a Firenze, una novità che inciderà su almeno il 10% delle operazioni. La paura è che si possano verificare aumenti nei costi delle spedizioni con ripercussioni sulle aziende.

La dogana  sarà declassata. Timori delle imprese sull’export:: "Così si allungano i tempi"

La dogana sarà declassata. Timori delle imprese sull’export:: "Così si allungano i tempi"

di Gaia Papi

AREZZO

"Gli uffici doganali verranno declassati. Il Ministero dell’economia e delle finanze lo ha ammesso nel corso del question time in commissione finanze": è quanto dichiara il deputato Pd Marco Simiani che sul tema ha presentato un’interrogazione alla Camera e al Senato. Gli uffici doganali di Arezzo e Siena verranno declassati e saranno subalterni a Firenze. "Si tratta di una decisione sbagliata e controproducente, contro la quale si sono espresse in più occasioni le locali Camere di Commercio e le associazioni di categoria che rappresentano 80 mila imprese: un sistema produttivo che garantisce oltre un quarto dell’export e dell’import dell’intera Regione per un valore di quasi 20 miliardi di euro annui" spiega Simiani. E invece, in sede di risposta all’interrogazione del Pd, "Il sottosegretario alla commissione finanze ha precisato come quelle cifre non siano veritiere, e che sarebbero invece inferiori" continua Simiani. Un declassamento che è stato spiegato con esigenze di ottimizzazioni e risparmio. L’agenzia delle dogane e dei monopoli spiega inoltre che, a fronte di una mancata previsione di un incarico dirigenziale si realizzerà un’implementazione di circa 6/8 unità di personale – tra funzionari e assistenti – da impiegare nel medesimo territorio, come ci spiega il segretario della camera di commerci o, Randellini. "Sì, ma intanto si avrà uno spostamento, a dimostrazione di come non ci sia una reale attenzione al territorio" continua Simiani. "Non ci opponiamo per principio ai processi di ottimizzazione dei servizi ma questo declassamento, deciso unilateralmente e senza coinvolgere le parti in gioco, discrimina il territorio, sminuisce due province e mortifica il lavoro di migliaia di aziende. Una scelta sulla quale il governo credo sia irremovibile" spiega l’esponente del Pd. "Spero che l’azione fatta anche dal Partito democratico sia una battaglia di tutto il territorio, anche se non credo si torni indietro" tuona Simiani. Quindi in quali termini la scelta penalizzerebbe le nostre aziende? "Niente per il 90% delle operazioni, quelle che riguardano importazioni ed esportazioni definitive. Il problema è per le operazioni più particolari, quelle temporanee. Per capirsi, un’azienda Svizzera invia ad Arezzo un lingotto, dove sarà lavorato e poi rispedito. O un’azienda del territorio vende a una realtà estera un bene che però deve tornare ad Arezzo per essere riparato e infine rispedito. Operazioni che riguardano il 10% della totalità, ma che hanno un notevole peso specifico riguardano aziende importanti" spiega Loriano Salvi, da molti anni spedizioniere doganale. "Così facendo si allungano i tempi delle operazioni, con tutto quello che può comportare (in casi di urgenza, alcune aziende potrebbero rischiare di perdere molto denaro se non riuscissero a rispettare i tempi) e, ovviamente, aumentano i costi per le imprese".