
La cultura come cura. Lo sapevano già gli antichi umanisti primo fra tutti il "nostro" Francesco Petrarca. La riprova verrà fornita dalla conferenza che Timothy Kircher, professore di letteratura umanistica nel Guilford College di Greensboro (North Carolina) terrà oggi alle 17,30 nella Casa del Petrarca in via dell’Orto 28 ad Arezzo per conto dell’Accademia Petrarca su "Cultura come cura: lo scambio di lettere da Petrarca agli umanisti del Quattrocento". Sarà affrontato il tema dell’humanitas rinascimentale come cultura, ovvero come metodo didattico, e come cura, o attenzione verso gli altri. Le epistole di Petrarca mostrano quanto le relazioni e gli studi degli umanisti abbiano approfondito la lettura degli antichi e favorito l’intimità emotiva nella loro stessa corrispondenza: un esempio,valido ancora oggi, di integrità e salute. All’incontro si può partecipare con mascherina, certificato sanitario e per un massimo di trenta persone ma è visibile anche in diretta streaming.
Nell’occasione il presidente Giulio Firpo annuncerà importanti donazioni fatta all’Accademia Petrarca. Curzio Foghini ha infatti ceduto un fondo di circa settanta pubblicazioni di ingegneria civile, riguardanti in particolare la scienza delle costruzioni e il confezionamento dei calcestruzzi, e ancora fisica, geometria analitica, meccanica razionale, chimica generale, la termodinamica, l’idraulica e le costruzioni idrauliche. Un altro dono preziosissimo è quello di Leda Perlini, vedova del noto antiquario e bibliofilo aretino Massimo Perlini, che ha ceduto la sua collezione di disegni e incisioni del pittore anghiarese Francesco Nenci (1782-1850), nella foto, che andrà a integrare il fondo già di proprietà dell’Accademia, il cui catalogo "Francesco Nenci. I disegni dell’Accademia Petrarca" è stato pubblicato nel 2012 a cura di Liletta Fornasari, la quale sta preparando anche un volume monografico sulla vita e sull’opera di questo importante esponente della pittura dell’Ottocento.