"Sai Enzo, quei ragazzi cantano sempre le tue canzoni". È nata così la sorpresa di Pupo nel sottochiesa di San Marco La Sella. Uno spazio dove un gruppo di ragazzi con varie disabilità si incontra ogni lunedì per un frequentare un corso di musicoterapia. La onlus che li segue si chiama Karaokabile, non ha ancora una sede e coinvolge quasi 150 persone che martedì sera si sono affollate davanti a Enzo Ghinazzi, intonando i successi più conosciuti. Una sorpresa che il cantante ha fatto grazie a una vecchia amicizia ponticinese che gli ha raccontato delle attività dell’associazione guidata da Daniela Conti. "Ho deciso che appena avrei avuto una serata libera sarei andato a trovarli e così ho fatto" rivela Pupo.
Senza annunciarsi, il cantante di "Su di noi" arriva quando ancora nel sottochiesa di via Romana non c’è nessuno: "Avevo il programma delle attività: alle 19 era prevista una festa con karaoke che l’associazione organizza ogni mese. Stavolta sono arrivato per cantare prima che arrivassero gli spettatori, non mi era mai successo..." sorride Pupo.
"I nostri ragazzi hanno realizzato un sogno – racconta Daniela Conti di Karaokabile – Pupo è davvero uno dei loro artisti preferiti e a qualcuno non sembrava vero averlo lì in carne e ossa dopo averlo visto solo alla tv. è stata una grande festa per questi ragazzi e per le loro famiglie che cerchiamo di aiutare con tante iniziative: Piero Iacomoni di Monnalisa, che ci aiuta molto, ha interpretato per noi Babbo Natale alla fine dello scorso anno. Ci è venuto a trovare anche il vescovo che si è complimentato per le nostre attività. Siamo attivi da più di un anno e speriamo presto di avere una sede tutta nostra. La vice sindaco Tanti ci ha detto che farà il possibile per aiutarci".
Di quell’ora spensierata di parole e musica anni Ottanta rimarrà una traccia indelebile anche in chi ha calcato i palchi più importanti del mondo, compreso quello de Cremlino il prossimo 15 marzo: "Mi sono emozionato davvero – rivela Pupo – la passione per la musica e l’affetto di questi ragazzi mi ha fatto scendere anche qualche lacrima. Erano felici di avermi con loro, non volevano più mandarmi via. Ho visto tante madri e tanti padri con una forza e un amore superiori alla norma. È fondamentale che esistano associazioni come quella che ho conosciuto martedì sera: il loro impegno quotidiano migliora la condizione di questi ragazzi che hanno una voglia di vivere immensa".