LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Jacopo, laurea dopo la tragedia. Il rettore di Siena è pronto a dire sì. L’ok dei genitori: "Era il suo sogno"

La richiesta per il riconoscimento del titolo sarà formalizzata all’ateneo. Di Pietra: "La accoglieremo". Il direttore del corso in Infermieristica: "Siamo frastornati. Uno studente apprezzato da tutti, se lo merita".

Jacopo avrà la sua laurea
Jacopo avrà la sua laurea

Jacopo come Giulia. C’è un filo che lega le due storie, per lui si spezza sull’asfalto nel giorno della consegna al prof della tesi di laurea. Per Giulia, finisce sotto i colpi dell’ex fidanzato, il giorno prima della laurea. Entrambi poco più che ventenni, entrambi studenti modello, appassionati di conoscenza, concentrati a imparare presto il mestiere che avevano scelto.

Giulia avrà il titolo di studio in ingegneria, ha annunciato il ministro dell’università Anna Maria Bernini, per Jacopo l’iter è già in movimento. Marco e Michela, i genitori del 24enne vittima di un incidente stradale (sette giorni fa) alle porte di Foiano, hanno dato l’ok all’avvio della procedura che passa dalla formalizzazione di una richiesta al rettore dell’Università di Siena; quindi l’esame negli organismi interni all’ateneo e la trasmissione al ministero dell’Università per la decisione finale. "Seguiremo la procedura che si attiva sulla base di una manifestazione di interesse da parte della famiglia. Ci sarà poi una valutazione nostra e del ministero. Attiveremo il processo che purtroppo è stato già seguito per altre tragedie come quella di Jacopo. È il poco che possiamo fare per lui", spiega il rettore dell’ateneo senese Roberto Di Pietra. Ad Arezzo, il trait d’union tra scuola e famiglia è Massimo Spighi, responsabile didattico del corso di laurea in Infermieristica.

La proposta di assegnare la laurea a Jacopo sarà formalizzata nella prossima riunione del Comitato per la didattica del corso in infermieristica, poi passerà all’esame di Siena. Ma tutto fa pensare a tempi brevi per dare gambe al sogno del ventenne foianese: laurearsi per poi lavorare al fianco di chi ha bisogno.

"Jacopo aveva scelto di fare l’infermiere con l’intenzione di essere utile alle persone in difficoltà; era stato così anche per la donazione di sangue all’Avis che condivideva con me da sei anni e per altre iniziative umanitarie come l’impegno per il Banco di solidarietà Pier Giorgio Frassati", racconta il padre, Marco Sciabolini. Nel giorno del funerale, Spighi ha letto in chiesa una riflessione nel ricordo del ragazzo "molto apprezzato dai colleghi durante il tirocinio svolto con passione nei vari setting di cura e assistenzialiu della nostra Azienda sanitaria, sempre disponibile nei confronti dei suoi compagni". L’iniziativa per l’attribuizione della laurea è condivisa con la Asl e Spihi lo spiega: "Stiamo già promuovendo sia come Asl, sia come Università tutta una serie di iniziative finalizzate a onorare la memoria di Jacopo, se lo merita".

Da Foiano il sindaco Francesco Sonnati assicura "pieno sostegno all’iniziativa in ricordo di un ragazzo molto impegnato nelle iniziative di solidarietà: la decisione di donare il sangue e aderire all’Avis foianese dimostra lo spessore morale di un ragazzo generoso e altruista". Con la morte prematura di Jacopo "la nostra comunità ha perso un pezzo di futuro. Nulla potrà mai sostituire nel cuore dei suoi cari e degli amici il sorriso e l’entusiasmo di un giovane di 24 anni che si apprestava a vivere una vita piena di impegno e soddisfazioni. Compito, di noi che rimaniamo, è quello di non dimenticare e di far tesoro dei ricordi". Ora, il primo traguardo è portare a termine il percorso di Jacopo: quella laurea rimasta su un pezzo d’asfalto, in un giorno buio.