Jacopo Franci, candidato sindaco della lista «Scelgo Foiano»

«Con noi esperienza e innovazione»

Franci

Franci

Arezzo, 7 giugno 2024 – Classe 88, foianese doc, laureato in Economia e vicesindaco della città del Carnevale dal 2014.

Si chiama Jacopo Franci ed è il candidato sindaco della lista «Scelgo Foiano», «con noi esperienza e innovazione». Franci, perché ha deciso di candidarsi alla guida della città? «Mi sono candidato perché ho sempre dato una mano al mio paese: prima nell’ associazionismo, poi nel tessuto civico cittadino e infine nella politica.

Nel 2014 sono diventato vice sindaco, sono stati dieci anni belli ma impegnativi. Adesso voglio mettere a disposizione la mia esperienza, ma anche una carica di innovazione». Perché i cittadini dovrebbero darle fiducia? «Perché mi conoscono, perché in questi anni ho lavorato fianco a fianco con cittadini e associazioni. Amo il mio paese e tutto quello che rappresenta e ho voglia di lavorare per migliorarlo e farlo crescere».

Che squadra è la sua? «È una squadra giovane, composta da 6 donne e 6 uomini. Un’età media di 42 anni. I nostri candidati rappresentano il tessuto civico di Foiano. Ecco, è una squadra giovane e credibile con molte capacità». Che campagna elettorale è stata? «È stata una campagna elettorale in cui abbiamo sempre tenuto alto il dibattito politico, anche se i nostri avversari hanno cercato a volte di abbassarlo.

Noi abbiamo sempre pensato alle nostre proposte, non abbiamo mai screditato l’avversario. E questo alla gente è piaciuto. Che programma è il vostro? «Il nostro programma è un programma amministrativo, non elettorale. Si parte dai bisogni dei bambini fini ai servizi per gli anziani. In mezzo ci sono le sfide dei giovani, del centro storico, del commercio, di Pozzo della Chiana. Paolini, aveva detto a La Nazione che«Foiano è rimasto al palo» «Foiano deve di certo crescere come centro della vallata.

Dopo il Covid è iniziato però un nuovo percorso: culturale, sociale ma anche imprenditoriale con importanti investimenti nel territorio. Adesso c’è bisogno di uno scatto, un cambio di passo che il nostro progetto può dare. Ma non si può dire che tutto quello che c’è a foiano non funziona, altrimenti significa screditare associazioni e cittadini».