
Intervengono i Vigili Urbani, salvato un giovane dal Ponte di Pratantico
Si stava sporgendo oltre la balaustra del ponte, con un cellulare all’orecchio, era molto agitato. Ha pensato al peggio il passante che mercoledì mattina ha notato un giovane sul ponte di Pratantico e ha fatto scattare l’allarme. Una chiamata alla centrale della Polizia municipale ha fatto arrivare due agenti. Sul ponte c’era un ventottenne italiano domiciliato ad Arezzo, ancora al telefono. Fumava e stava parlando in maniera concitata. Gli agenti si sono avvicinati e gli hanno chiesto cosa avesse intenzione di fare. Il sospetto del passante erano fondato: il ragazzo ha risposto di volersi lanciare nel vuoto scavalcando la balaustra. Forse, una delusione sentimentale di sicuro brutti pensieri.
"Vieni con noi, si risolve tutto. Vedrai" lo hanno rassicurato i due agenti; al punto da convincerlo a seguirli.
Con il tatto e la delicatezza che in queste situazioni sono le armi migliori e che confermano come i vigili siano un corpo di polizia molto vicino alla gente. Sono poi intervenuti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco. Il giovane è stato accompagnato in ambulanza al pronto soccorso del San Donato.
Purtroppo non tutti nel tempo hanno trovato i loro angeli custodi in divisa: o meglio non hanno dato loro il tempo di aiutarli. E dal "ponte maledetto" di suicidi ne sono andati a segno tanti. Ma precedenti ci sono, ad esempio in un Ferragosto allora protagonisti i carabinieri. I numerosi casi di cui il ponte è triste testimone avevano fatto scoppiare perfino le proteste per la mancanza di adeguate protezioni.
E quel comitato spontaneo lo spiegava. "Più è difficile scavalcare più è alta la probabilità che si possa salvare una vita. Quel ponte va protetto".
Ga.P.