
Il triangolo delle demolizioni. A giugno va giù la sede ex Enel. Poi tocca a Cadorna e Cesalpino
Tre demolizioni in centro. Trasformazioni radicali e nuovo corso urbanistico nel solco dei cambiamenti che incrociano i piani Pnrr e i progetti di valorizzazione di palazzi che ritrovano l’anima smarrita, come quello che per anni è stato il quartier generale dell’Enel, in via Petrarca tra i corridoi deserti della palazzina ex Enel. Rivoluzione in un quadrilatero: tutto a partire dall’estate e in rapida sequenza.
La palazzina comando dell’ex Cadorna andrà giù a maggio, e dallo stesso mese comincerà quella dell’ex sede della Cesalpino. Tra luglio e agosto, il palazzo ex Enel verrà sbriciolato tra gli "artigli" di due escavatori e il cantiere esterno che pure impatterà su via Petrarca, non chiuderà la viabilità che sarà rivista ma continuerà a scorre lungo una via strategica di collegamento. Un’operazione "chirurgica che richiede diverse settimane, anche per smaltire la mole delle macerie. Ma che poi aprirà una nuova fase: rinascerà da quelle macerie un edificio di pregio, con un effetto importante anche sul piano urbanistico in una zona centralissima. E che una volta completata, farà il paio con la riqualificazione dell’ex Cadorna. I tempi di rinascita saranno più spediti per la palazzina ex Enel, acquisita dalla società Chiare Fresche Dolci Acque, composta da un pool di imprenditori aretini. Un investimento che si aggira sui venti milioni di euro, sicuramente una delle più grandi operazioni architettoniche, urbanistiche ed economiche degli ultimi anni. Perchè genererà lavoro per molte aziende aretine con ricadute importanti sui posti di lavoro e sull’economia di settore.
L’obiettivo dei costruttori guarda oltre l’aspetto del profitto che certo è fondamentale per chi fa impresa ma in questo caso ha una proiezione sulla riqualificazione del centro. Dal vecchio edificio ne sorgerà un altro all’avanguardia sul versante della tecnologia antisismica, statica, termica e domotica. Il rendering (qui accanto) descrive il progetto già approvato e con al seguito il permesso a costruire. Quattro piani che accoglieranno ventotto appartamenti di pregio e di varie metrature: si va d 90 a 140 metri quadri. Al quinto piano, saranno realizzati quattro attici con vista mozzafiato sul duomo e il centro storico.
Non solo: saranno dotati di giardino pensile e piscina a sfioro. Appartamenti completamente insonorizzati e con un sistema "raddoppiato" di apparecchiature termiche e tecnologiche in grado di entrare in funzione e dare continuità di servizio nel caso in cui si verifichi un problema. Vetri oscuranti corrono sui terrazzi garantendo privacy, mentre dall’interno saranno perfettamente trasparenti. Al piano terra, la superficie dei volumi è predisposta per attività commerciali di pregio: boutique e istituti di credito. Richieste di interesse sarebbero già sul tavolo della società proprietaria dell’immobile.
Lucia Bigozzi