MARCO CORSI
Cronaca

Il terzo polo vota contro le primarie: "Sbagliate, non sono negli accordi"

Clima incandescente per le elzioni, i civici chiedono al Pd di esporsi o la coalizione rischia di spezzarsi

Il terzo polo vota contro le primarie: "Sbagliate, non sono negli accordi"

Se non è una "picconata" poco ci manca. A Terranuova il clima politico si fa incandescente e i partiti del cosiddetto "Terzo Polo", Azione e Italia Viva, i civici, la Sinistra e Europa Verde hanno lanciato un monito al Pd e soprattutto a uno dei possibili candidati alla carica di sindaco, Mauro Di Ponte. "Le Primarie non rientrano nell’accordo politico". Insomma, nessuna chiamata al voto per scegliere chi concorrerà per la carica di primo cittadino. "Quando decidemmo di procedere con una larga coalizione, avevamo prospettato di dare vita ad un progetto politico a lungo termine che desse stabilità ed una governabilità rispondente alle necessità della nostra comunità – hanno detto - La nascita della coalizione si fondò su una condivisione di programmi e persone alla guida del nostro Comune, riscuotendo un ampio apprezzamento da parte della cittadinanza. Su questo dato assodato, nei primi mesi di quest’anno - hanno aggiunto Azione, Italia Viva, Sinistra Italiana, Europa Verde e Civici - le forze politiche e le rappresentanze della coalizione si sono confrontate e ribadito la necessità di confermare questo progetto, visti anche i risultati programmatici raggiunti, e di definire la modalità di individuazione del candidato sindaco.

In sinergia, tutte le forze politiche hanno dato mandato al Partito Democratico di presentare una lista plurima di nomi da presentare al tavolo della coalizione ed aprire un confronto sulla candidatura ritenuta più idonea. Fin da subito - hanno ricordato - fu affrontato ed escluso il tema delle primarie, in quanto non ritenuto in linea con il valore della condivisione.

Purtroppo, oggi, ci sono in atto azioni dettate da personalismi che esulano da quanto concordato ai tavoli politici e dal concetto stesso di coalizione, con una frenetica ricerca di consenso e modalità in contrasto verso le forze che da mesi di adoperano per garantire la prosecuzione del buon governo della città". Esplicito il riferimento a Mauro Di Ponte, attuale vice sindaco, che nelle settimane scorse è uscito allo scoperto, chiedendo ufficialmente le primarie. A questo punto la palla passa al Pd, che ha una bella gatta da pelare. "Chiediamo ufficialmente al Pd quale è la linea politica che intende tenere, se quella avviata da mesi con gli alleati nell’accordo politico, oppure la via delle primarie, che a quel punto aprirebbe nuovi scenari politici. Riteniamo che entro il mese di ottobre questo nodo vada sciolto", hanno concluso i rappresentanti civici e dei partiti della coalizione.