Il supporto di Banca Anghiari e Stia. Al fianco della mostra da 50 anni: "Una qualità mantenuta nel tempo"

Intervista a Fabio Pecorari, direttore generale dell’istituto di credito che affianca da sempre la rassegna "La scelta è quella di coniugare la tradizione con l’innovazione: nessuno meglio dei giovani è in grado di fare".

di Claudio Roselli

Fin dalla prima edizione, è stata al fianco della Mostra Mercato dell’Artigianato. Stiamo parlando dell’attuale Banca e Stia Credito Cooperativo, che nel 1976 – quando l’evento ebbe inizio – si chiamava ancora Cassa Rurale e Artigiana . Il dottor Fabio Pecorari è il suo direttore generale.

Nel corso di questi quasi 50 anni, in che modo si è evoluto il sostegno puntualmente garantito alla manifestazione? "Con la mostra, così come con tutti gli enti e le associazioni che sosteniamo, cerchiamo di non limitarci a elargire un contributo economico ma di costruire una partnership, un rapporto duraturo fondato sul dialogo. Per questo, di anno in anno contribuiamo alla buona riuscita dell’evento anche con idee, suggerimenti e spirito collaborativo". L’edizione numero 49 anticipa la 50esima anche nei contenuti e intende guardare sempre più al futuro del comparto artigiano e ai giovani.

"Intanto, questa longevità testimonia la qualità mantenuta nel tempo da mostra e banca. La scelta strategica è quella di coniugare la tradizione – del ‘fatto a mano’ come del ‘fare banca’ – con l’innovazione, che nessuno meglio dei giovani è in grado di apportare. La partecipazione attiva dei giovani è fondamentale per garantire vitalità e brio alle attività. Il ricambio generazionale è un passaggio a cui prestare attenzione nelle imprese così come negli enti e nelle associazioni e va interpretato come opportunità di miglioramento attraverso le competenze e la visione del futuro che i giovani sono in grado di apportare. Pensiamo ad esempio al Mostra Music Corner che il 27 e 28 aprile sarà allestito a Palazzo Testi dai giovani dell’associazione Mea Revolutionae. e la Valtiberina hanno capito di dover investire di più nell’immagine complessiva di un territorio che ha bisogno di una maggiore visibilità su scala nazionale. Occorre quindi lavorare di più in chiave turistica".

Sotto questo profilo, la vostra banca potrà essere un valido alleato?

"La nostra banca fa parte del Gruppo Bcc Iccrea, che è fra i primi a livello nazionale. In ogni occasione cerchiamo di far conoscere e promuovere la nostra zona, presentandone esempi di attività e iniziative di grande successo, benché sia fuori dai circuiti turistici di massa. Domenica 28 aprile, il Gruppo Giovani Soci della Banca offrirà una visita del centro storico agli omologhi gruppi giovani provenienti dal resto della regione. La banca, poi, da sempre partecipa alle iniziative per rendere ‘unita’ l’Alta Valle del Tevere a prescindere dai confini amministrativi: Umbria e Toscana devono procedere unite in questa volontà delle comunità".