
Carlo Farsetti
Arezzo, 11 marzo 2018 - La nuova sfida di Carlo Farsetti il «temerario»? Allenare la voglia di riscossa dei cavalieri di Porta Crucifera.
Già, ma questo soprannome gli piace? «Beh, è una parte del mio carattere: ho sempre affrontato il Buratto a testa alta»
E non ha mai paura... «Direi di no...»
Neanche dopo gli incidenti nei quali rischiò grosso, fino a infortunarsi? «Figuriamoci: in Giostra e a cavallo sono cose che succedono..»
Ma non succedevano da anni: lunghi questi anni di pausa... «Sono felice di essere tornato»
Ma come ha vissuto l’improvviso black-out con la Giostra? «Bene all’inizio: ero davvero stanco..».
Carlo il temerario stanco? «Psicologicamente, non fisicamente è chiaro..»
Stanco di che? «Forse dall’esterno non si nota: ma la Giostra è pesante sul piano nervoso, volevo staccare»
Il momento critico? «Ti giochi tutto in un colpo: se lo centri sei un eroe, se lo sbagli...»
Eppure per lei è una passione da ragazzo... «Non proprio: avevo 19 anni quando mi è nata»
E come? «Una volta la Giostra aveva protagonisti più anziani, li vedevi lontani. Poi incrociai Luca Veneri..»
E disse: se ce la fa lui, ce la posso fare anch’io.. «No – ride – non in quel senso: ma era giovane, quasi come me»
E a quel punto? «Mi proposi a tutti i quartieri»
Un tripudio? «No, un buco nell’acqua»
Finché.. «Santo Spirito, Vittorio Zama: pensai di non aver passato la selezione, invece mi presero»
E il debutto? « Nel 1998, direttamente in gara»
A Santo Spirito era un eroe: con il passaggio a Colcitrone venne tacciato da traditore.. «Non ne parliamo..»
No, parliamone «Sono uscito devastato da quei mesi: ero nel mirino ma i quartieristi non sapevano la verità»
E qual era la verità? «Con la morte di Edo Gori avevo perso un punto di riferimento, dopo di lui fu tutto più difficile: si era rotto qualcosa»
E subito in rossoverde.. «Volevo fermarmi un anno ma non potevo dire di no»
E arrivò qualche delusione.. «Ho vinto tre lance ma speravo di più anche da me stesso: con Vannozzi sembrava dovessimo spaccare il mondo»
E che è successo? «Ho pagato quei mesi di bufera»
Come lavorerà da preparatore? «Prima i cavalli, è anche il mio lavoro»
Ma non fa il controllore sui treni? «Sì, le ferrovie sono il mio lavoro, i cavalli l’hobby principale. Poi curerò l’assetto dei giostratori e il tiro. Il mio modello è Filippetti, con me è stato formidabile»
Arriveranno nuovi cavalieri? «E’ possibile ma dipende dalla dirigenza, non da me»
E come farà a scegliere? «Darò solo consigli: ma spero che le gerarchie siano così chiare da rendere tutto più semplice»
Beh, non dica che avrebbe paura a fare un nome.. «No, ho sempre detto tutto in faccia»
Neanche preoccupato di entrare in un quartiere un po’ diviso? «No, ho la fiducia piena di rettore e capitano e questo basta»
Dicono sia impulsivo e brusco «Ma ho sempre detto la verità...»
E la passione per cinturoni e sombreri? «La monta western è sempre stata la mia passione»
Più del 5? «No, quello è decisivo per vincere la Giostra: e io voglio vincere»