SANSEPOLCRO
Cronaca

Il kentucky made in Italy salva i coltivatori

Boccata d’ossigeno in vallata per chi produce tabacco: firmato l’accordo che riguarda la produzione dei sigari a marchio Toscano

di Claudio Roselli

Una bella boccata di ossigeno per i coltivatori di tabacco della Valtiberina Toscana. È stato infatti firmato martedì il protocollo d’intesa programmatica per l’acquisto della varietà kentucky "made in Italy", destinato alla produzione dei sigari a marchio Toscano. L’accordo – sottoscritto fra il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e la Manifatture Sigaro Toscana – coprirà il lasso temporale che va dal 2022 fino a tutto il 2025, garantendo ogni anno l’acquisto di un minimo di 220 tonnellate di tabacco, per un valore di circa 20 milioni di euro annuali. Proprio in Toscana, negli ultimi mesi, le aziende del settore hanno sofferto una grossa crisi. "Ringrazio il sottosegretario Gian Marco Centinaio per l’impegno profuso nei confronti del futuro della filiera italiana del tabacco kentucky – ha dichiarato Tiziana Nisini, sottosegretario al lavoro e alle politiche sociali – e spero che questo impegno possa rappresentare un aiuto concreto e strutturale a un settore strategico".

"La stranezza era semmai il fatto che finora questo non fosse avvenuto – ha detto Marco Masala (nella foto), membro del Cda dell’Organizzazione Produttori Italiani di Tabacco (Opit), che fa capo a Coldiretti – perché la nostra è la terra del tabacco per eccellenza. Un segnale significativo dopo la chiusura a suo tempo della manifattura della Valtiberina, provvedimento che non aveva alcun senso". Gli fa eco Marcello Polverini del direttivo provinciale aretino Cia: "Il prossimo obiettivo è quello di instaurare un clima di buona convivenza con un colosso quale è Aboca".