
Il Saracino tra le otto rievocazioni storiche selezionate dal ministero. Ghinelli: "La città protagonista, occasione per farci conoscere ancora".
di Sonia FardelliAREZZOSi trova già alle Poste il nuovo francobollo dedicato alla Giostra del Saracino. Una serie tematica dedicata alle rievocazioni storiche italiane. Insieme alla Giostra del Saracino ci sono infatti il Palio di Siena, il Palio di Asti, il Palio dei Normanni di Piazza Armerina, il Palio di Legnano, il Palio del Golfo di La Spezia, la Quintana di Foligno e la Quintana di Ascoli. Un francobollo presentato l’altro ieri a Roma alla presenza del ministro Nello Musumeci e il sottosegretario di Stato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Fausta Bergamotto, e ieri mostrato alla città e la mondo della Giostra. "A Roma eravamo otto sindaci in rappresentanza di altrettante manifestazioni storiche - ha ricordato il sindaco Alessandro Ghinelli - ma devo dire che la Giostra è quella che ha suscitato più forza e più empatia anche con l’inno di Terra d’Arezzo. E sono orgoglioso di aver rappresentato questa nostra manifestazione, vera identità italiana e manifestazione che vive durante tutto l’anno e fa parte del tessuto della città". A sottolineare le novità in vista per l’edizione di giugno è stato invece Paolo Bertini, consigliere delegato alla Giostra. "Quest’anno ci concentriamo sui copricapo dei giostratori - ha spiegato - vogliamo dare loro ancora più sicurezza con caschi omologati dalla Fise. Dobbiamo adesso cercare di renderli il più possibile in accordo con il periodo storico della Giostra. E questo nuovo passo in avanti lo possiamo fare grazie agli sponsor che la Giostra ha e che ogni anno ci aiutano a migliorarla". È stata infatti rinnovato la collaborazione Chimet, Orchidea Preziosi, Chimera Gold e Seco. Quest’anno per gli appassionati di Giostra ci sarà poi un nuovo pezzo da collezione. Il libretto realizzato dal Comune di Arezzo sul lavoro fatto per l’allestimento scenografico di Piazza Grande trent’anni fa dall’architetto Roberto Felici, allora proprio all’inizio della professione e che adesso è diventato anche rettore di Porta del Foro. "Una piazza a colori" spiega come è nato e come si sviluppa il progetto scenografico e dà tutta una serie di informazioni storiche sulle casate aretine che sono rappresentato negli scudi.