
di Massimo Bagiardi
È ancora in prognosi riservata il cinquantanovenne imprenditore residente nel Valdarno fiorentino che giovedì, nel primo pomeriggio, è purtroppo rimasto vittima di un grave infortunio sul lavoro nello stabilimento del gruppo industriale Casprini, al Cetinale, nel comune di Cavriglia. Le sue condizioni restano stabili ma gravissime, è precipitato da circa 8 metri da un lucernario del tetto sul quale stava lavorando assieme al figlio. E’ titolare di una ditta esterna che prestava la propria opera al servizio della holding. Probabilmente per una disattenzione ha messo il piede sull’abbaino, che per il troppo peso ha ceduto facendo volare l’uomo per tanti metri. L’impatto col suolo è stato tremendo, è rimasto però cosciente fino all’arrivo dei soccorritori della Misericordia di Cavriglia, che resisi conto della gravità hanno subito allertato l’elisoccorso Pegaso che, arrivato poco più in là del luogo dell’incidente per la precisione nel campo sportivo della frazione di San Cipriano, hanno caricato l’uomo fin lì trasportato con l’ambulanza per poterlo trasferire nel centro traumatologico di Careggi. Tantissime le fratture sia agli arti inferiori che superiori, destano però particolare preoccupazione quelle riguardanti la testa.
Un fenomeno, quello degli infortuni sul lavoro, in forte espansione e che ricalca purtroppo la media nazionale che riporta, ormai da anni, una media di tre morti al giorno all’interno delle varie aziende: "Questi casi che accadono in provincia – afferma Gino Turrini del sindacato Cisl – seguono un trend nazionale che purtroppo parla di tantissime vittime all’interno della giornata lavorativa. Si conta in tutta Italia una media di tre morti al giorno. Abbiamo constatato come talvolta sia la poca attenzione, la non applicazione delle regole di sicurezza a causare tutto questo e aldilà degli incidenti mortali, che rappresentano naturalmente la parte più drammatica della vicenda, siamo venuti a conoscenza di tantissimi infortuni anche di media e alta gravità che non vengono intercettati o peggio ancora non denunciati perché magari non in regola con un contratto di lavoro". Nel territorio cavigliese non è purtroppo la prima volta che accadono gravi incidenti sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno. A febbraio, a causa di un crollo di un capannone a Meleto morì il 60enne Davide Stagi.