di Matteo Marzotti
AREZZO
"Purtroppo con queste restrizioni non potrò essere presente al derby". A parlare è un tifoso amaranto, nato ad Arezzo, che risponde al nome di Patrizio Blonda. "Ho vissuto per molti anni a Città di Castello e da qualche tempo mi sono trasferito a San Giustino - spiega Patrizio - essendo residente in provincia di Perugia come specificato dal comunicato uscito venerdì non posso acquistare i biglietti per la partita con il Perugia e dire che sono abbonato e avrei quindi aderito alla prima delle due giornate amaranto". Ma Patrizio non è l’unico tifoso amaranto residente oltre il confine. C’è il caso di un medico ad esempio che abita sul lago Trasimeno e che, pur essendo nato ad Arezzo e lavorando anche nel cortonese, non potrà accedere allo stadio. Stessa storia per alcuni tifosi del Cavallino di Città di Castello, ovvero residenti pochi metri dopo il confine, ma pur sempre in territorio umbro. Per loro l’unica soluzione sarebbe stata quella (paradossale) di sottoscrivere la tessera del tifoso del Perugia, acquistare un biglietto su uno dei pullman indicati per la trasferta e solo a questo punto avrebbero potuto comprare un biglietto, ma per il settore ospiti.
Storie di derby negati dalla burocrazia e dalle norme di sicurezza sempre più stringenti. L’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive per quanto riguarda i tifosi biancorossi, nella riunione del 13 dicembre scorso aveva stabilito la vendita dei tagliandi per i residenti nella provincia di Perugia esclusivamente per il settore ospiti e solo se in possesso della tessera del tifoso oltre all’incedibilità dei titoli di ingresso e al rafforzamento dei servizi nelle attività di prefiltraggio e filtraggio. La trasferta è stata poi consentita esclusivamente a chi è in possesso di un titolo di viaggio negli autobus appositamente organizzati, modalità sperimentata nel settembre 2022 per il derby Ternana-Perugia e che potrebbe essere utilizzata per il derby di ritorno. I gruppi del tifo organizzato biancorosso - a cui è andata la solidarietà di quelli amaranto - come disertarono il derby con la Ternana così faranno con l’Arezzo. Armata Rossa, Ingrifati e XX Giugno hanno detto subito che non ci saranno, ieri si è unita anche la Brigata Ultrà, rendendo quindi unanime il coro dei no dei principali gruppi del tifo biancorosso. Partiranno comunque alcuni autobus organizzati dal Centro di cordinamento, "Quelli del Sangiuliana", "Toghe biancorosse" e altri due club, per un totale di circa 250-300 persone dicono dal capoluogo umbro. Insomma non sarà un derby con lo stesso colpo d’occhio del 2008 giusto per citare un esempio o del 2004 quando il 19 dicembre venne inaugurata la nuova Minghelli.
Sul fronte ordine pubblico - oltre ai consueti divieti di sosta e sensi unici attorno allo stadio - è bene ricordare anche l’ordinanza del sindaco Ghinelli: nella fascia oraria che precede di 4 ore l’inizio della partita vietata la somministrazione per asporto e la vendita per asporto di bevande con gradazione superiore ai 5 gradi e di alimenti in recipienti di vetro e in lattine.