di Claudio Roselli
Una firma a suo modo storica, trattandosi di un importante passaggio di proprietà, legato a un edificio che costituisce uno dei monumenti della città . Dalla tarda mattinata di ieri, via libera all’acquisto di Palazzo delle Laudi con l’apposizione dei sigilli per l’atto che sancisce il trasferimento della titolarità dal Demanio all’amministrazione comunale biturgense e che prevede, ora, il versamento di 15 rate annuali da 70mila euro ciascuna allo Stato come prezzo per la definitiva acquisizione. A solennizzare l’evento con tanto di firme sul contratto – e alla presenza del segretario comunale, il dottor Roberto Dottori – da una parte il sindaco Fabrizio Innocenti, dall’altra l’ingegner Antonella Vadalà, responsabile dei servizi territoriali per Arezzo e Firenze dell’Agenzia del Demanio. "L’acquisizione di Palazzo delle Laudi – ha commentato il primo cittadino – è un traguardo fondamentale per . Fin dal mio insediamento come sindaco, ho riflettuto a lungo su questa opportunità, esplorando con convinzione la strada che potesse permettere di raggiungere l’obiettivo".
Un immobile situato in pieno centro, fra i più antichi e prestigiosi del Borgo, sede dagli anni ’50 delle istituzioni cittadine (su volontà dell’allora sindaco Mario Ugolini), per l’uso del quale ogni anno sono state versate fino a oggi somme notevoli per il canone di affitto, essendo lo stesso di proprietà demaniale. "Da oltre un anno ho avuto contatti e incontri con i rappresentanti dello Stato – ha proseguito Innocenti – esponendo l’idea di arrivare a un accordo per il suo acquisto e a verificarne la possibilità concreta. Un lavoro paziente e anche faticoso, ma che alla fine ha raggiunto l’obiettivo. Anche perché dall’altra parte ho incontrato interlocutori disponibili e propensi ad abbracciare la nostra ferma volontà. Adesso che l’atto è stato siglato ed è finalmente realtà mi ritengo soddisfatto".
Ed ecco le modalità stabilite: "L’accordo raggiunto permetterà di acquisire interamente la struttura al saldo di quindici rate complessive da versare allo Stato, anche con un risparmio rispetto a quanto pagavamo sin qui per una struttura non nostra. Dopodiché – ha sottolineato sempre il sindaco – Palazzo delle Laudi sarà autentico patrimonio della città e non più bene in affitto. Un traguardo fondamentale per , per le generazioni dei futuri amministratori e per un’intera comunità, che potrà riappropriarsi di un suo edificio storico per gli usi che riterrà più consoni". Anche l’ingegner Vadalà si è sintonizzata sulla stessa linea d’onda: "Non posso che partecipare alla vostra soddisfazione per aver raggiunto questo obiettivo – ha detto – e ringrazio il sindaco per le parole spese nei confronti del Demanio".