GAIA PAPI
Cronaca

Il Comitato di via Tiziano non molla. Contestata di nuovo la cementificazione

AREZZO Nel quartiere Giotto cresce la mobilitazione dei cittadini contro il progetto di costruzione di due edifici a torre di otto...

AREZZO Nel quartiere Giotto cresce la mobilitazione dei cittadini contro il progetto di costruzione di due edifici a torre di otto...

AREZZO Nel quartiere Giotto cresce la mobilitazione dei cittadini contro il progetto di costruzione di due edifici a torre di otto...

AREZZONel quartiere Giotto cresce la mobilitazione dei cittadini contro il progetto di costruzione di due edifici a torre di otto piani nell’area verde di via Tiziano. Oltre 1000 firme sono già state consegnate al Comune con una lettera di accompagnamento che esprime forte contrarietà alla variante urbanistica avviata con la delibera n. 167 dell’8 aprile 2025. La raccolta firme prosegue con due punti attivi: nella sede di Legambiente in via Ristoro 79/81 (da lunedì a venerdì dalle 10 alle 12) e alla lavanderia di via Tiziano (da lunedì a venerdì dalle 18 alle 19). Il Comitato "Residenti zona Giotto" respinge le motivazioni dell’amministrazione comunale e, in particolare, le dichiarazioni dell’assessore all’urbanistica Lucherini rilasciate al nostro giornale nei giorni scorsi. "Il degrado attuale dell’area — scrivono — è dovuto all’incuria del proprietario e alla mancata attivazione di interventi comunali, nonostante le numerose segnalazioni verbali e scritte inviate dagli abitanti della zona, non certo a una carenza di edificazioni".

L’intervento proposto prevede, oltre alle due torri residenziali (circa 32 appartamenti), un parcheggio pubblico da 100 posti e una piccola porzione verde residua. Il Comitato sottolinea che la zona è già ad alta densità edilizia e che la nuova cementificazione non farebbe che aggravare i problemi di traffico, inquinamento e rischio idraulico, che impone prescrizioni di sicurezza molto rigide.

I residenti chiedono di preservare l’attuale destinazione urbanistica dell’area, classificata come verde urbano sia nel piano strutturale che nel piano operativo comunale, e di procedere invece alla sua riqualificazione e fruizione pubblica, senza consumo di suolo.