REDAZIONE AREZZO

Caso Iene, ex ragioniera a processo per falso

Accusata di aver prodotto firme del dirigente dell’Agenzia delle Entrate Ciro Maddaloni

giulio golia

Arezzo, 13 marzo 2015 - Nuova puntata del cao Iene. Hanno sfilato in tribunale e sono stati sentiti dal giudice i rappresentanti della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle entrate. Non solo il fisco, a parlare anche i teste, gli ex clienti della commercialista che da tempo sostengono di essere stati raggirati dalla ragioniera, il cui caso era finito in tv durante un servizio della trasmissione Le Iene di Italia1. Erano stati proprio gli ex assistiti dalla professionista poi radiata dall’albo, a chiamare due anni fa in città l’inviato Giulio Golia che aveva inseguito la donna fin sotto casa. Nel frattempo si è aperto il procedimento legale al tribunale di Arezzo contro Nadia Barneschi che ieri non era in aula, difesa dall’avvocato Andrea Santini.

Nuovo capitolo quindi del testa a testa che vede da una parte gli ex clienti che si erano rivolti alle Iene dicendo di essere stati truffati dalla ex amica di famiglia e commercialista a cui avevano affidato la gestione della contabilità ma che si sarebbe dimenticata di inviare la dichiarazione dei redditi. Col risultato di renderli Inconsapevoli evasori, questo il nome dell’associazione in cui si sono riuniti. Dall’altra la difesa della donna che sostiene che di truffa non si possa parlare. «Il reato di truffa non è ascritto da nessuna parte - dice l’avvocato Santini che difende la Barneschi - l’unico capo d’accusa è quello di aver falsificato le firme dell’allora dirigente dell’agenzia delle Entrate Ciro Maddaloni per coprire il mancato invio delle dichiarazioni dei redditi. Nella terza udienza sono stati ascoltati due dei quattro teste, che hanno ammesso di aver stabilito un accordo con la Barneschi che gli ha rifuso tutte le sanzioni del fisco. La signora ha fatto un errore professionale e ha pagato completamente, non è a processo per truffa ma per un eventuale reato di falso e non per l’omesso invio delle dichiarazioni».

Prossima udienza il 7 maggio quando sarà chiamato a testimoniare anche Graziano Sassoli, che aveva raccontato alle Iene del rischio di veder finire la casa all’asta per pagare i debiti col fisco. «Se tutto va bene ci aspettiamo una sentenza entro l’estate - dice Riccardo Forzoni ex cliente della ragioniera e portavoce dell’associazione Inconsapevoli evasori - siamo stanchi e speriamo di vedere presto la fine di questa vicenda che ha messo in forte crisi l’economia di tante famiglie». L’udienza si è svolta dopo la prima condanna per Nadia Barneschi, stabilita qualche giorno fa per un altro procedimento, quello riguardante l’Istituto Thevenin e un ammanco di circa 243 mila euro. Per questo il giudice Mantellassi ha stabilito una condanna a due anni e sei mesi e il pagamento di una multa da 1500 euro. «Sul caso Thevenin non ci pronunciamo - dice l’avvocato Santini - aspettiamo la motivazione, ma per l’ammontare del danno ci dovrà essere un altro processo».