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Cronaca

I dolori del centrodestra Chiassai, fuoco amico da consiglieri e Lega Fdi: "Ma Pd alla frutta"

Il gruppo in Provincia chiede al sindaco di prendere le distanze da Prima. Il Carroccio valdarnese lontano dalla linea del suo partito: "Poco rispetto". La coalizione spara anche su Ruscelli: "Basta, votiamo prima possibile".

I dolori del centrodestra  Chiassai, fuoco amico  da consiglieri e Lega  Fdi: "Ma Pd alla frutta"
I dolori del centrodestra Chiassai, fuoco amico da consiglieri e Lega Fdi: "Ma Pd alla frutta"

di Alberto Pierini

AREZZO

Bocciano senza se e senza ma la nota di Prima Montevarchi, la lista civica che per due volte ha guidato Silvia Chiassai nelle sue cavalcate vincenti al Comune. Ma parlano anche a nuora perché suocera intenda. "Chiediamo al sindaco Chiassai di prendere pubblicamente le distanze dai toni di questo gruppo consiliare, ha il dovere di rappresentare tutto il centrodestra". E non basta, il campanello a suocera è ancora più a distesa. "Un avallo potrebbe anche richiedere un necessario chiarimento reciproco". Da Francesco Lucacci, il segretario di Fdi, arriva la nota a nome di Comuni per la Provincia, il gruppo che raccoglie i consiglieri di centrodestra della Sala dei Grandi.

E le conseguenze politiche scattano perfino prima di quella presa di distanze che Silvia Chiassai, a ieri sera, non pareva proprio intenzionata a concedere. "Forse è arrivato il momento di voltare pagina iniziando a fare un’analisi della sconfitta della presidente Chiassai, sua e quindi nostra, in maniera un po’ meno infantile". Parole dalle quali probabilmente filtrano anche quelle grosse volate nei vari confronti del centrodestra sul caso Polcri. Caso sul quale la linea è tracciata. "Un voto positivo ad un atto in gran parte di Chiassai e la cui approvazione garantisce risorse ai territori evitando il commissariamento".

Il resto del film viene scritto in risposta non alla ex presidente ma al segretario Pd Francesco Ruscelli, dal fuoco amico a quello tradizionale. " Non siamo interessati alle deleghe, potranno anche essere attribuite ma la migliore strada è il ritorno alle urne nella prima data utile per poter votare presidente e consiglio e arrivare insieme alla eventuale riforma delle Province". Uno scenario che dall’intervento di Polcri non è poi così chiaro, in aula non escludeva almeno di poter accompagnare la Provincia al ritorno all’elezione diretta. Anche i tempi hanno un peso, la coalizione vede possibile il voto perfino a ottobre, il presidente non pare su questa linea. Mentre volano le critiche alle parole di Ruscelli.

"Surreali, un tentativo di giustificare un voto positivo al bilancio assolutamente incoerente. Certifica la crisi politica del Pd, non in grado di esprimere un candidato alla presidenza". Gli danno ragione solo su una cosa. "Polcri non ha una maggioranza che lo sostenga".

La ritroverebbe dalla sua ex coalizione in caso di ripensamento della Lega. Che intanto però si divide. Dal segretario del Carroccio valdarnese Fabio Foschi arriva una critica secca alla linea tenuta. "I territori sono scavalcati dagli organi provinciali e regionali, una mancanza di rispetto". E arriva puntuale l’affondo anche qui su Silvia Chiassai. "Nel recente passato ha speso parole contro la Lega e il segretario Salvini, si è professata civica e non a favore dei partiti". Ma nel mirino resta la segreteria provinciale.

"Ha assunto posizioni senza logica: meglio uscire dalle posizioni prese senza alcun motivo, aprire un dialogo col nuovo presidente della provincia può giovare al territorio". E così zitto zitto Polcri ha trovato un sostenitore. Non è poco.