SONIA FARDELLI
Cronaca

Hsg, chiesto l’accesso agli atti. Mugnai: "Necessario fare presto"

"Abbiamo chiesto al Tribunale di Arezzo l’accesso agli atti della gara". Le parole sono quelle di Alessandro Mugnai che annuncia...

Alessandro Mugnai (Cgil)

Alessandro Mugnai (Cgil)

"Abbiamo chiesto al Tribunale di Arezzo l’accesso agli atti della gara". Le parole sono quelle di Alessandro Mugnai che annuncia in questi termini la nuova iniziativa dei lavoratori della Hsg, della Filctem e della Cgil. L’azienda di Castel San Niccolò, nata nel 1963, è un fiore all’occhiello dei filati italiani, con commesse per grandi firme, che rischia di chiudere i battenti. Tutto per cinquemila euro, secondo le indiscrezioni. Di tanto infatti sarebbe stata superata l’offerta dell’attuale proprietario all’asta che si è svolta a fine novembre. L’offerta minima era di 1 milione e 130mila euro, con offerte in aumento di almeno 5mila euro.

A farsi avanti sarebbe stato un imprenditore della zona, che ha presentato una busta con una cifra di poco superiore a quella della proprietà. "L’incontro in prefettura, per il quale ringraziamo nuovamente il dottor Clemente Di Nuzzo, - spiega Mugnai attraverso un comunicato stampa - ha confermato che l’attività produttiva della Hsg può e deve proseguire. Ci sono le condizioni imprenditoriali, professionali e di mercato per non bloccare quella che è una delle ormai rare aziende attive del settore nel nostro territorio. La Hsg ha ribadito, anche di fronte al Perfetto, la sua volontà di rimanere qui. Non possiamo perdere questa attività e dare un segnale che norme inadeguate possano far chiudere una fabbrica e mettere sulla strada 14 lavoratori".

Nel frattempo a Castel San Niccolò si continua a lavorare, tutti i soggetti interessati al proseguimento dell’attività, si stanno muovendo e un nuovo incontro si prepara nelle prossime settimane. "È necessario - ha aggiunto Mugnai nel suo intervento sottolineando questo aspetto - fare presto per evitare che l’attività produttiva possa rallentare in una situazione di incertezza. È per noi quindi importante che anche il Tribunale decida sull’accesso agli atti nei tempi tecnici e di legge strettamente necessari". Nel frattempo i circa 15 dipendenti restano in attesa di novità che possano delineare con maggiore precisione il proprio futuro.