"Ho visto morire Livatino". Omicidio, lo storico teste parlerà oggi agli studenti

Il giudice Fruganti alla scuola di educazione civica: lezione di legalità "Quei rapporti conflittuali tra individuo e legge". L’analisi sulle morti bianche.

Mancano pochi incontri alla fine del progetto di educazione civica nato da un’idea di Stefano Tenti, presidente dell’associazione culturale Fra Tevere ed Arno. Oggi in cattedra torna Gianni Fruganti per parlare di "Legalità e cultura dell’impegno" agli studenti della 3 A del liceo scientifico Redi.

Giudice l’incontro di stamani rappresenta una prosecuzione del tema trattato nella prima lezione…

"Sì, in quell’occasione abbiamo visto che, in estrema sintesi, la legalità consiste nel rispetto della legge, dove rispettata, le regole servono a delimitare l’area di libertà di ciascuno. Legalità come presidio della libertà collettiva".

E oggi su cosa si concentrerà? "Sui momenti di forte criticità della posizione del singolo rispetto al rispetto della legge. Sotto un duplice profilo, fin che tutto è facile non ci sono problemi, l’adesione vera alla legalità si rivela nei momenti di crisi del concetto stesso, quando la legge non ci sembra giusta, sembra che contrasti con i nostri principi. L’altro versante è il costo a livello individuale nel rispetto della legge, sia da un punto di vista economico che di rischi personali".

Partiamo dai rischi personali. Assistette per puro caso all’omicidio del giudice Rosario Livatino il 21 settembre 1990. Grazie alla sua testimonianza, i killer del magistrato stanno scontando l’ergastolo. Da quel giorno, Piero Nava vive sotto protezione.

Giudice è riuscito in un’impresa, stamani Nava parlerà telefonicamente con i ragazzi….

"Avere una testimonianza diretta penso possa essere una esperienza importante per gli studenti".

E a proposito della reazione di fronte ad una legge che valutiamo ingiusta?

"L’unico modo è l’impegno politico, rimboccarsi le maniche e utilizzare la propria libertà. Come si fa a diffondere il dissenso? Anche attraverso azioni eclatanti, azioni dimostrative. In tal senso porterò come esempio il ’movimento di ultima generazione’. Azioni dimostrative che possono essere utili se hanno precise caratteristiche, ovvero non arrecare danni alla collettività e a condizione che ci si assuma la responsabilità di quello che si fa, e suscitare empatia nei confronti della causa".

E ancora…

"Poi c’è il tema della disubbidienza civile come momento per suscitare clamore e promozione dei diritti delle minoranze. Parlerò di Rosa Pakx madre dei diritti civili. Poi dell’eutanasia, con il caso Cappato: l’autodenuncia con cui il caso è arrivato alla Corte costituzionale. Un esempio di disobbedienza civile può essere veicolo di diritti".

E poi...

"Parlerò di infortuni sul lavoro, di come non adottare norme costa meno, consenta di sbaragliare la concorrenza, facendo danni enormi, esponendo a rischio gli operai e mandando a gambe all’aria le imprese che operano correttamente. Senza contare l’incidenza sui conti pubblici".