Guida per l’abbazia di Soffena . I bambini sceglieranno la mascotte per farla scoprire

L’obiettivo è quello di avvicinare i più piccoli al patrimonio culturale .

Guida per l’abbazia di Soffena . I bambini sceglieranno  la mascotte per farla scoprire

Guida per l’abbazia di Soffena . I bambini sceglieranno la mascotte per farla scoprire

I bambini sceglieranno la mascotte che guiderà i loro coetanei alla scoperta di uno dei luoghi simbolo del Valdarno, l’Abbazia di Soffena, a Castelfranco di Sopra. Lo prevede un concorso che la Direzione regionale Musei della Toscana ha rivolto alle scuole primarie del territorio comunale di Castelfranco Piandiscò con la collaborazione dell’assessorato alla scuola e istruzione del comune dell’altopiano. L’obiettivo è quello di avvicinare i più piccoli alla conoscenza del patrimonio culturale del territorio attraverso iniziative educative che prevedano la loro partecipazione attiva. I bambini dovranno quindi inventare un personaggio-guida efficace e capace di conquistare la simpatia e l’interesse dei loro compagni e amici, e comunque dei loro pari età. Il primo step si è tenuto il 10 aprile scorso, quando le quattro classi partecipanti sono state accolte all’Abbazia per una visita guidata speciale. Il personale del Ministero della Cultura e una tirocinante della Facoltà di Storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Siena hanno presentato le storie e i beni storico-artistici dell’Abbazia a oltre 60 alunni, che si sono mostrati curiosi e attenti a cogliere ogni indizio e annotare ogni informazione utile per avviare e sviluppare, supportati dalle loro insegnanti, il progetto richiesto dal concorso. Gli elaborati saranno poi valutati da una commissione composta dai rappresentanti della Direzione regionale Musei della Toscana e del Comune di Castelfranco Piandiscò, sulla base dell’originalità, dell’attinenza ai temi storici e storico-artistici presenti nell’Abbazia e dell’efficacia della proposta. La cerimonia di premiazione e l’esposizione di tutti i lavori pervenuti è in programma il 19 maggio all’Abbazia di San Salvatore a Soffena, in occasione della manifestazione Pratomagnomo. La Pieve romanica di Soffena risale all’anno mille ma nel 1700 fu destinata ad uso agricolo, disperdendo i tratti originari. Dopo il 1960 lo Stato acquistò l’immobile e iniziò l’opera di riqualificazione, che ha riconsegnato alla comunità uno dei luoghi artistici più straordinari di questo angolo di Toscana. Molti i turisti che, soprattutto d’estate, si aggirano tra la chiesa, il chiostro e il convento. La chiesa ha pianta a croce latina con abside quadrato. La copertura è a volte a crociera. Gli affreschi all’interno della chiesa, del ‘400, sono di artisti quali Paolo Schiavo, il Maestro Liberato da Rieti, Bicci di Lorenzo. Di particolare pregio "L’Annunciazione" del fratello di Masaccio Giovanni di Ser Giovanni detto lo Scheggia.

Marco Corsi