Gli esperti : "Scuole e uffici nel ciclone del virus"

AREZZO Le scuole, che prevedono tanti ragazzi chiusi per ore in un ambiente, e i trasporti sono cassa di risonanza per...

Le scuole, che prevedono tanti ragazzi chiusi per ore in un ambiente, e i trasporti sono cassa di risonanza per i virus respiratori e quindi anche per l’influenza. Assunto dal quale muove l’analisi degli esperti che prevedono un’ulteriore impennata dei casi nei prossimi giorni, al punto da arrivare a raggiungere il picco del contagio, ovvero la parte clou della malattia stagionale. per la verità, quest’annop ha accelerato i tempi, manifestandosi in anticipo rispetto al trend che incornicia a gennaio il periodo di massima espansione del virus.

La conseguenza diretta è il sovraffollamento ai pronto soccorso degli ospedali. Al San Donato gli accessi giornalieri nel quartier generale dell’emergenza si sono ormai stabilizzati a 220, con una mole di lavoro per i professionisti guidati da Maurizio Zanobetti molto forte. La maggiorparte dei pazienti che arrivano in ospedale presentano infezioni alle vie respiratorie, in particolare polmoniti nei casi più seri che richiedono il ricovero. Non solo: il trend dei pazienti che dal pronto soccorso vengono accolti nei reparti, segnala anche ricoveri di giovani tra i 30 e 40 anni, segno che il virus picchia forte non solo tra gli anziani. Eppoi c’è il Covid che continua a circolare anche se a bassa intensità rispetto alla riprea manifestata prima di Natale. E ci sono i comportamenti delle persone che dopo la pandemia sembrano aver dimenticato l’importanza dell’uso delle mascherine. Dispositivi di protezione che i medici raccomandano anche in mezzo al picco dell’influenza per evitare un contagio senza confini. Utilizzare la mascherine non solo protegge ma aiuta a tenere alla larga gli oltre duecento virus che nei mesi invernali sono in circolazione. E corrono veloci.