
di Maria Rosa Di Termine
Un appello a rivedere una decisione che può togliere ad una zona residenziale un angolo verde vissuto dalla comunità. A lanciarlo agli amministratori del municipio di Montevarchi il Comitato del quartiere Giglio non appena ha appreso la notizia della scelta di concedere per 9 anni a un soggetto privato una porzione del giardino compreso tra via Fratelli Cervi e viale Cadorna. Dei 7500 metri quadri del parco, infatti, ne sono stati assegnati a una società di Arezzo 1200 per realizzare una struttura ludico-ricreativa per i più piccini e un punto di somministrazione di alimenti e bevande. Un provvedimento al centro di non poche polemiche politiche innescate dai gruppi di minoranza consiliare che avevano criticato chi governa Palazzo Varchi per non aver ritenuto di dare adeguata pubblicità al bando, aprendo un confronto chiaro con i residenti sulla questione. Non solo, perché l’affidamento era considerato dalle opposizioni un’occasione potenziale per incentivare l’imprenditoria giovanile montevarchina o le molte onlus e associazioni anche sportive. Dal canto suo il sindaco Silvia Chiassai Martini aveva rivendicato, tra gli altri aspetti, la piena trasparenza e correttezza delle procedure amministrative e la portata di un progetto che verrà incontro alle esigenze delle famiglie di contare su un servizio al coperto inedito per la zona e utile per lo svago e il divertimento dei bambini. Quell’area, aveva poi ricordato la prima cittadina, è stata designata come luogo di raccolta per le emergenze e idonea agli scopi previsti dal Piano di Protezione Civile. Precisazioni di cui il Comitato del Giglio prende atto andando però oltre, con l’invito ad ripensamento che esula, ribadisce, dalle diatribe della politica. L’obiettivo è ricordare a chi è al timone del Comune la funzione di quel polmone di natura a due passi dalla Regionale 69. "Questo terreno – scrivono i referenti – è l’unico posto a Montevarchi dove giovani e meno giovani possono svolgere uno sport per tutti senza pagare un euro. Qui si pratica calcio, cricket, rugby, gioco del pozzo in maniera popolare e gratuita. Uno spazio inoltre dove i tanti proprietari di cani possono far correre i loro amici a quattro zampe".
E se è vero che 6300 metri quadri rimarranno con l’originaria destinazione a verde attrezzato, il Comitato ritiene che anche la parziale occupazione della superficie con attività ludiche penalizzi un’area "che ha fatto la storia del quartiere".