"Giù le mani dagli alberi". Saione, sale la protesta. Coro di no per la piazza

Cartelli e raccolta firme: il comitato formato dai residenti annuncia battaglia. I dubbi sul progetto e la richiesta al Comune di un maggiore coinvolgimento.

AREZZO

Sono già più di 1.200 le firme raccolte dai residenti di Piazza Saione ad Arezzo, al centro del dibattito anche nell’ultimo consiglio comunale, per il futuro dell’area. Le proteste nascono dal progetto di riqualificazione della piazza davanti alla chiesa di San Francesco e Sant’Antonio. "Il punto è che l’amministrazione comunale non ci ha ascoltato - spiega un residente - non comprendiamo perchè sei mesi o un anno fa non siamo stati convocati e coinvolti nel progetto. Invece è stata organizzata una riunione solo lo scorso 9 aprile nel sottochiesa e qui siamo venuti a conoscenza del progetto di rifacimento della piazza". Ecco quindi uno dei problemi anche se poi una signora aggiunge altri dettagli. "Nel progetto che ci hanno illustrato la piazza come la conosciamo adesso verrà meno - spiega - l’attuale area verrà sezionata da una nuova strada con lo spazio davanti alla chiesa che invece vedrà la realizzazione di una nuova piazza. Non serve a nostro avviso una nuova cementificazione della zona. Tra l’altro sempre sulla base del progetto che abbiamo visto la piazza verrà sezionata e ricompresa tra due strade che saranno particolarmente trafficate". E così ieri mattina un gruppo di residenti si è radunato sul luogo al centro di un intervento che sarà realizzato con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sia per raccogliere altre firme sia per manifestare con i cartelli preparati per l’occasione.

"Un milione per peggiorare la vita del quartiere" mostrava una signora riferendosi al costo dell’opera mentre altri cartellin recitavano "una piazza per socializzare" e "i cittadini vogliono partecipare".

Temi - come detto - al centro dell’ultimo consiglio comunale.

Riguardo ovviamente sia alla protesta che al progetto, illustrato nel corso di una assemblea a inizio mese, è intervenuto anche l’assessore Alessandro Casi. "Le proteste sono un po’ tardive perché il progetto di piazza Saione è in itinere da tre anni e ha ottenuto i finanziamenti del Pnrr - ha detto l’assessore - Serve a dotare la zona di una parte pedonale più ampia, che le piante attuali sono in una posizione tale da renderle potenzialmente pericolanti e che sono previste la piantumazione di nuovi alberi a fusto alto e la delimitazione degli stalli del mercato.

M.M.