Giovani e caro energia, l’ultima sfida "La politica sia accanto alle imprese"

Prospettive e richieste all’inaugurazione della 41esima edizione. "Serve investire sulla formazione delle nuove leve"

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di Erika Pontini

Non è ancora il clou degli scambi. E’ il giorno della grande festa: giù le mascherine, avanti con il ritorno di una Fiera dell’oro in presenza. Ma nonostante i segnali di ripresa (+13,2 sul 2019 di un export che vale 8,8 miliardi), la voglia di ripartenza, gli occhi puntati sui numeri della quattro giorni ad Arezzo fiere targati Ieg, presenti 300 stand e altrettanti buyer internazionali (da 60 paesi), dal palco arriva un richiamo alla responsabilità politico istituzionale perché la ripartenza non sia una chimera. E’ la presidente della Provincia, la civica Silvia Chiassai, a pigiare sull’acceleratore delle coscienze. "Il mondo orafo è riuscito a stare al passo con i tempi portando avanti un cammino di generazione in generazione, a investire in digitalizzazione e lo ha fatto nonostante la politica". Nonostante, ovvero senza aiuti ma con vincoli, paletti e burocrazia. Quando invece – dice la sindaca civica – la politica dovrebbe stare al fianco di imprese che occupano 8mila addetti (10mila con l’indotto) e sono pronte a investire ancora, restando sul territorio. Cominciando da quel gap. "Le aziende assumono ma occorre creare un nuovo corso legato all’oro e alla moda per formare e attrarre i giovani". La Provincia sta lavorando, anche senza ’mandato’ "attraverso una stretta sinergia tra il mondo della scuola e quello del lavoro per la formazione di nuove maestranze specializzate, indispensabili per continuare a sviluppare un futuro di eccellenze".

Gli fa eco Luca Parrini, presidente della Consulta orafa (da giugno il passaggio del testimone a Cna) che ricorda la resilienza del settore fatto di tante "piccole imprese" (nel 50% di famiglie di Arezzo c’è un lavoratore dell’oro) che hanno "saputo adattarsi" e si sono viste private, durante il Covid, del rapporto necessario con i clienti. Ma Parrini ricorda le difficoltà: reperire materie prime, caro energia e formazione. "C’è necessità di mettere a terra i progetti del pnrr, di spendere le risorse e di ritarare il piano" nell’ottica del "bisogno di infrastrutture di cui siamo carenti, non bastano solo quelle digitali" e di investimenti sul mondo degli Istituti tecnici di formazione. "Ne servirebbe uno anche ad Arezzo. L’85% dei giovani si ferma nelle aziende dove ha svolto lo stage post diploma ma sono ancora troppo pochi e servono investimenti promozionali anche nel tessuto familiare".

Fa autocritica la senatrice Tiziana Nisini, sottosegretario al Ministero del lavoro. "Il settore orafo è stato messo a dura prova ma la provincia di Arezzo ha avuto il miglior risultato sull’export con ottime prospettive per il futuro", eppure – ricorda – "le aziende hanno difficoltà, non sono serene al 100 per cento. Il Governo sta intervento per calmierare i costi dell’energia legati ad una guerra che purtroppo non sarà di breve soluzione ma c’è un problema di mancanza di personale qualificato: 6 imprese su 10 non trovano figure adeguate". La "politica deve fare autocritica" e "creare una sinergia pubblico-privato lavorando anche sulla semplificazione". I numeri del comparto arrivano da Maria Maddalena del Grosso di Ice, agenzia del Mise. "L’export dell’Italia è ripartito, e così quello del settore della gioielleria che ha registrato nel 2021 una crescita del 13,2% sul 2019. Vale 8,1 miliardi euro annui su 8,8 mld di fatturato totale delle aziende di settore del Paese. Supportiamo Oroarezzo con un incoming di 130 buyer provenienti da Europa, America del Sud, Nord Africa, Medio Oriente, Asia. Massimo Guasconi, Camera di Commercio ricorda "la centralità di Arezzo da oltre 40 anni per gli operatori e i buyer del settore". Con 7.479 imprese italiane attive (1.185 solo quelle aretine), 28.445 addetti diretti e un valore dell’export nel 2021 pari a oltre 8 miliardi di euro (due miliardi e 600 milioni nel distretto orafo aretino) è un "settore ormai inserito nel sistema fashion del Made in Italy".