Arezzo, 30 settembre 2024 – “Sanzioni pesanti che devono far riflettere tutto il mondo della giostra”. Per cambiare passo, inaugurando un nuovo corso. Paolo Nocentini al timone del Consiglio di Giostra mette in fila concetti e proposte, perché in gioco c’è “immagine della manifestazione più amata e rappresentativa della nostra storia e cultura che non può essere oscurata da azioni violente”.
Nocentini come commenta la stangata della magistratura? Provvedimenti senza precedenti?
“Non di questa portata. Se non erro, nel ‘93 ci fu la squalifica a dieci anni per un quartierista di Santo Spirito per aver colpito in piazza il vicemaestro di campo Migliorini. Ma quelle di oggi, a memoria, non hanno riscontro nella storia della manifestazione”.
E sulle sanzioni?
“Non mi esprimo sulla decisione della magistratura che avrà valutato in base ai verbali redatti dal maestro di campo e i suoi collaboratori. Certo, sono sanzioni che devono far riflettere tutto il mondo della giostra”.
Qual è l’impatto dei disordini sull’immagine della Giostra?
“Tutta la città deve riflettere su quanto accaduto e sulla direzione che dovrà prendere la Giostra; credo siamo arrivati a un punto in cui è giusto fermarsi e riflettere attentamente. Tutti dobbiamo riflettere dopo questi episodi perchè vuol dire che qualcosa non sta andando per il verso giusto”.
Cosa a suo giudizio?
“Bisogna esigere rispetto da tutti”.
Si spieghi meglio.
“Rispetto da parte dei figuranti: dal momento in cui indossano il vestito, rappresentano la città e devono avere un comportamento impeccabile sotto tutti i punti di vista, a cominciare dal saluto lungo il corteo storico che non va fatto, così come non ha senso indossare il fazzoletto del quartiere quando sei vestito con i suoi colori dalla testa ai piedi. Serve rispetto anche da parte degli aretini che assistono alla sfilata; bene tifare per il proprio quartiere ma senza inneggiare contro gli altri”.
Come se ne esce?
“Dobbiamo fare un passo in avanti di maturità. La città deve ritrovare una maturità giostresca; solo così la manifestazione può e deve ripartire con ancora più forza e consapevolezza del suo valore sul piano storico-culturale, sociale e turistico”.
Sì, ma come ripartire? Lei cosa propone?
“Oltre alle sanzioni, a questo punto sarebbe necessario anche una revisione del regolamento per far sì che tutti i figuranti acquisiscano maggiore responsabilità del ruolo che svolgono durante la manifestazione. Se manca il rispetto della Giostra, si può arrivare anche a sanzioni pecuniarie nei confronti di chi non si comporta correttamente durante il corteo storico. Magari in questo modo, possiamo far acquisire una cultura giostrare alle nuove generazioni che possono rendere merito alla nostra manifestazione”.
È già accaduto in passato?
“Sì, penso a quando furono introdotte le reti in piazza. Anche in quella fase, c’era poca cultura giostrare che costrinse a introdurre queste barriere per proteggere la piazza dal lancio di oggetti. Poi siamo tornati alla normalità perché siamo cresciuti. Mi auguro succeda anche per il corteo storico, sia per i figuranti che per il pubblico che assiste a uno spettacolo straordinario”.