
Autorità in tribuna
Arezzo, 20 giugno 2018 - La grande speranza è che non piova. Primo perché sciuperebbe la festa. Secondo perché sarebbe come tirare gavettoni senza difese. Tra gli oggetti vietati ci sono anche gli ombrelli: è una delle misure di sicurezza decise per blindare la piazza. Non tutti gli ombrelli, consentiti quelli retrattili privi di punta. Piccoli, innocui ma che in genere alla pioggia non fanno neanche il solletico. E’ l’altra Giostra, quella delle misure di sicurezza a tappeto. Le principali sono tutte confemate.
Dovrebbero essere una quarantina gli steward mobilitati per sabato sera: più naturalmente la spina dorsale per dormire tranquilli, la mobilitazione delle forze di polizia, nessuna esclusa. Agli ingressi, uno in via Vasari e l’altro in via Seteria, i controlli saranno attentissimi, in particolare sugli zaini. Nessun contapersone anche perché i posti sono a pagamento e sui numeri non ci possono essere sorprese. Ma i controlli sì, con una sorta di doppio filtraggio che fatalmente rallenterà un po’ l’afflusso degli spettatori.
Prima il controllo del biglietto poi il passaggio ad un metal detector, sia pur mobile. Vietato l’ingresso agli animali, lasciate Fido e Bubi a vedersila Giostra in televisione. Vietata la vendita di alcolici nè ne potranno essere portati in piazza. Tra i divieti c’è quello ai laser. Non sono uno strumento da terroristi ma tenerli fuori impedisce distuirbi demenziali sia per i cavalli che per i cavalieri, che in passato a volte hanno infastidio e parecchio la manifestazione.
Vietati fumogeni, petardi, trombe da stadio o tamburi. Vietate le aste o i bastoni. E altrettanto al bando vetroe lattine. E chi venisse sorpreso con qualcosa che non torna scatteranno anche le multe: trecento euro, quasi concorrenziale con i prezzi di Tribuna A. E se il personale di servizio vedesse qualcuno poco lucido o letteralmente ubriaco gli indicherebbe subito l’uscita. Rapida e immediata, a differenza dell’entrata.