GAIA PAPI
Cronaca

Giani: "Rondine capitale della pace". La Cittadella incoronata dal governatore. Domani la marcia con Mattarella

Grande fermento per il festival internazionale YouTopic dal 6 all’8 giugno: ieri la presentazione. Vaccari: "Non amo la parola ’pace’, oggi troppo svuotata . Il nostro obiettivo è bucare la coltre nera della guerra".

Un momento delle scorse edizioni della camminata per la pace, promossa dalla Cittadella di Rondine

Un momento delle scorse edizioni della camminata per la pace, promossa dalla Cittadella di Rondine

di Gaia PapiAREZZO"La Toscana si conferma una terra di pace": con queste parole il presidente Eugenio Giani ha aperto la presentazione di YouTopic Fest, il festival internazionale sul conflitto che torna a Rondine dal 6 all’8 giugno. Un’edizione speciale, che vedrà l’arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ospite d’onore nella giornata inaugurale. "Il merito è del lavoro straordinario portato avanti da Franco Vaccari e dalla Cittadella della Pace – ha detto Giani –. Un esempio nazionale, capace di ispirare istituzioni e società civile". A confermare l’impegno concreto della Regione, Giani ha ricordato il progetto biennale finanziato con 100.000 euro di fondi tosco-europei per promuovere l’educazione alla pace tra i giovani. A questo si aggiunge un bando regionale rivolto a enti e associazioni per iniziative che promuovano il dialogo, la nonviolenza, la cultura della riconciliazione. "Rondine è la capitale toscana – e non solo – della pace", ha concluso. E proprio da Rondine, cittadella silenziosa ma potentissima, partirà domani mattina la marcia In cammino per la pace: 10 chilometri da Arezzo per raggiungere la Cittadella e dare inizio ufficiale al festival. Attesi oltre 5.000 partecipanti. Mattarella arriverà intorno alle 12, direttamente da Roma, dopo la prima visita ufficiale a papa Leone XIV. Un doppio segnale di alto valore istituzionale e spirituale. YouTopic Fest, giunto alla nona edizione, ha come titolo "Immaginazione". In un mondo che sembra schiacciato dal peso dei conflitti, a Rondine si sceglie di guardare oltre, di immaginare alternative. Lo faranno in prima persona 50 ragazze e ragazzi provenienti da teatri di guerra, tra cui Russia, Ucraina, Israele, Palestina, e persino la Striscia di Gaza. "Uno di loro – racconta il fondatore Franco Vaccari – si è collegato in ritardo alla selezione: aveva appena sistemato venti cadaveri. E ci ha detto: "voglio lavorare perché non trionfi l’odio"". A questi giovani si aggiungono i 30 già residenti a Rondine, protagonisti di incontri e workshop, dialoghi pubblici e testimonianze. In programma anche mostre, panel, proiezioni e momenti culturali con ospiti come Paola Cortellesi, Michele Serra, Giovanni Caccamo, i registi Gianni Amelio e Ruggero Gabbai, con i loro film Campo di battaglia e Liliana, dedicato alla senatrice a vita Liliana Segre. Per il sindaco Alessandro Ghinelli, Rondine "è un pezzo privilegiato della città. Nei giovani c’è energia, visione, voglia di fare. È da loro che può nascere la speranza per il futuro". "Io non amo la parola "pace", oggi troppo svuotata – confida Vaccari –. Ma amo questi giovani: le loro storie concrete, la loro capacità di trasformare il dolore in forza. Il nostro obiettivo è bucare la coltre nera della guerra con la luce della speranza". E Rondine, ancora una volta, ci prova. Con coraggio. Con la forza delle idee e dei volti.