
Un gazebo di Forza Nuova
Arezzo, 24 novembre 2019 - Da una parte un gazebo di Fiamma Tricolore e Forza Nuova, dall’altra un presidio antifascista promosso dall’Anpi. La centralissima piazza Cavour di San Giovanni stamani doveva essere divisa in due e questo perchè il comitato direttivo dell’Associazione Partigiani non appena ha appreso la notizia che i militanti di estrema destra sarebbero stati presenti per tutta la giornata nel cuore della città di Masaccio ha chiamato alla mobilitazione quanti si riconoscono nei valori della Resistenza.
I responsabili della sezione valdarnese Anpi si erano attivati fin da subito sollecitando il presidente del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza di Arezzo con una richiesta urgente a non autorizzare il banchino. In caso contrario, avevano sottolineato nell’appello pubblico, «si ignorerebbe consapevolmente la XII^ disposizione finale della Costituzione che vieta la ricostituzione sotto qualsiasi forma del partito fascista, e le leggi che sanzionano ogni forma di fascismo e di razzismo».
Poi la decisione di autorizzare comunque la manifestazione della destra ma spostandone la sede in via Diaz e non più nella centralissima piazza Cavour come deciso in un primo momento.
L'Anpi aveva ricordato che l’esigenza di «proibire la presenza organizzata di Forza Nuova nella vallata« è corale, come testimoniato anche dalla massiccia adesione all’appuntamento del maggio scorso, promosso in occasione del taglio del nastro della sede dei due movimenti nel centro di Montevarchi, capace di riunire «un larghissimo fronte unitario, democratico e istituzionale che nei mesi scorsi ha costituito un apposito Comitato antifascismi e antirazzismi. Autorizzare una manifestazione da parte di una organizzazione che più volte ha dimostrato di fare apologia al fascismo – ha proseguito Anpi – e che, già dalla sua nascita, ha fatto della discriminazione e della violenza il suo agire politico mette in serio pericolo l’ordine pubblico cosi come è già successo in molte città del nostro Paes