
William Senesi è il titolare de “Il mercante compro oro” di San Giovanni
San Giovanni (Arezzo), 18 giugno 2025 – Colpo da urlo al compro oro di Via Piave a San Giovanni, all’angolo che porta alla centralissima Piazza della Libertà. Un bottino oltremodo ingente, ben 250 mila euro di oro presente all’interno di una cassaforte rubata, pesante la bellezza di quasi 4 quintali, nella notte tra lunedì e martedì attorno alle 3. Giusto cinque minuti sono trascorsi dall’allarme all’arrivo sul posto dei vigilantes, un intervento sicuramente rapido ma ancor più quello della banda composta da 4 uomini - di cui tre operativi e il quarto a fare da palo - che in nemmeno due minuti grazie a un grosso oggetto assieme al piede di porco sono riusciti nell’intento di aprire la porta e portare via il bottino poi caricato nel bagagliaio di un suv Audi, rubato a quanto pare poche ore prima. Per accelerare ancora più i tempi della fuga hanno poi preso Via Piave in contromano finendo per immettersi sulla strada regionale 69 e far perdere, da lì a poco, le proprie tracce. Un’azione studiata nei minimi dettagli da una banda specializzata in colpi del genere, non di certo ladri improvvisati.
E’ questo il pensiero di William Senesi, titolare de “Il mercante compro oro”: “Non si mettono a segno certi furti dall’oggi al domani - afferma - peraltro il grande frastuono ha svegliato anche i residenti della via che subito hanno avvertito le forze dell’ordine ma non c’è stato niente da fare. Sono stati molto veloci nel compiere il tutto, portare poi via seppur in tre una cassaforte che pesa 400 kg non è roba da tutti i giorni”. Nemmeno il sistema d’allarme è riuscito a fermare la maldestra operazione: “E’ scattato subito l’allarme ma hanno fatto prima dell’arrivo dei vigilantes giusto a testimoniare che sapevano già in partenza come e dove colpire. Ho presentato denuncia ai carabinieri correlata dalle immagini di video sorveglianza presenti all’interno e all’esterno del mio negozio. Si vede tutto ma non so se servirà a qualcosa”.
Aperto dal 2007 è la seconda volte che finisce nel mirino del balordi: “Nel 2008 fui triste protagonista di una rapina a mano armata, ora quest’altro episodio che mi crea tanti problemi. Peraltro ho subito danni importanti sia alla porta che a tutto il vetro circostante che ho dovuto far riparare in fretta e in furia a suon di Euro per evitare nuove intrusioni. C’è tanta rabbia mista ad amarezza ma purtroppo in un modo o nell’altro occorre andare avanti”. Le indagini sono ora affidate alle forze dell’ordine che cercheranno di poter far più luce possibile sull’episodio e beccare alquanto prima i responsabili.