FRANCESCO TOZZI
Cronaca

Frazione delle Ville contro l’antenna "Nessuno ha chiesto il nostro parere"

Il comitato per il no ha raccolto 500 firme ma nel paese dove internet non va, la legge fa proseguire i lavori

Frazione delle Ville contro l’antenna  "Nessuno ha chiesto il nostro parere"
Frazione delle Ville contro l’antenna "Nessuno ha chiesto il nostro parere"

di Francesco Tozzi

"Hanno costruito la base dell’antenna in un solo giorno, per questo vogliamo vederci chiaro". Il comitato No Antenna delle Ville non intende abbassare la guardia sull’installazione del ripetitore 5G di WindTre che sorgerà nella zona residenziale del Madrigale. La petizione lanciata alcuni mesi fa per opporsi a questa infrastruttura è stata sottoscritta da più di 500 persone e la questione sembra ancora ben lontana dall’essere completamente risolta. "In base alla legge Gentiloni - spiega Massimo Barone del comitato No Antenna - il ripetitore è considerato un’infrastruttura strategica. Ciò che critichiamo è, a parere nostro, il modo con cui è stata gestita questa vicenda fin dall’inizio. È stata informata adeguatamente la popolazione? Ci siamo svegliati una mattina con i lavori già in corso. Si tratta di opere che possono impattare sia sulla salute che sul paesaggio circostante e dal momento che si rivolgono alla collettività è giusto che essa venga messa a conoscenza di tutte le procedure. Oltretutto verrà collocata sul territorio comunale di Terranuova a ridosso del confine con San Giovanni, per questo anche i sangiovannesi devono avere voce in capitolo". Il caso, infatti, fu portato all’attenzione del Consiglio comunale di San Giovanni dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Tommaso Pierazzi, che chiedeva maggior coinvolgimento di tutta la cittadinanza in relazione a questa faccenda. A chi invece, sempre tra i residenti delle Ville, accoglie con favore la realizzazione dell’antenna, visto che nella frazione ci sono difficoltà di copertura, Barone risponde: "Non si tratta della semplice questione della mancanza di segnale. Vogliamo sapere ad esempio quante onde elettromagnetiche può emettere, perché è giusto che la popolazione sia messa al corrente se può fare bene o male. Ma dovevamo essere informati prima, non a lavori in corso.

Sarebbe stata utile un’assemblea pubblica dell’amministrazione comunale propedeutica per valutare l’intervento". Anche nel parlamentino terranuovese si è affrontata la questione antenna, i cui lavori sono iniziati il 12 giugno scorso. Ad intervenire è stato l’assessore Luca Trabucco, che ha colto l’occasione per precisare quanto sta accadendo, specificando che spetterà poi ad Arpat emettere un parere riguardo all’impatto del ripetitore sulla salute pubblica. "Da un punto di vista normativo - ha chiarito - il Comune esprime la coerenza edilizia, poi sta ad Arpat valutare in base agli inquinamenti elettromagnetici".