MARCO CORSI
Cronaca

Francesco Carbini candidato per la lista dei riformisti a sostegno di Giani

Il politico sangiovannese scende in campo.

Francesco Carbini

Francesco Carbini

Arezzo, 12 settembre 2025 – Dopo l'impossibilità di candidarsi per il movimento civico L'Altra Toscana, che non correrà alle prossime elezioni regionali, il politico sangiovannese Francesco Carbini sarà uno dei candidati della lista riformista a sostegno di Eugenio Giani. I rumors su una possibile scena in campo di Carbini c'erano da qualche settimana, ma adesso è arrivata da lui stesso l'ufficialità. Una decisione per certi versi clamorosa, con l'esponente politico valdarnese, da sempre di area socialista, che questa volta appoggia un candidato espressione del Partito Democratico. La decisione assunta da Francesco Carbini di candidarsi per la lista dei riformisti a sostegno del candidato del Partito Democratico e del centro-sinistra Eugenio Giani alle prossime elezioni regionali susciterà sicuramente reazioni e polemiche. Carbini ha però fatto anche un passo importante. Per ribadire la storia di indipendenza delle Liste Civiche Sangiovannesi ha deciso di auto sospendersi da ogni incarico all'interno dei civici.

Il neo candidato ha poi spiegato nel dettaglio la sua scelta. "Ho deciso di mettere la mia esperienza, maturata in anni di impegno amministrativo al servizio della mia San Giovanni Valdarno, a disposizione della nostra Regione, candidandomi alle prossime elezioni regionali del 12 e 13 ottobre, con la “ Casa Riformista per Giani Presidente “ - l'annuncio di Francesco Carbini - Lo faccio come professionista, come cittadino e come uomo che crede in una politica non dei proclami, ma dell'ascolto e della concretezza. Il mio impegno è una promessa che porto avanti da una vita: ascoltare le necessità del nostro territorio. Non per assecondare le frustrazioni del momento, ma per cogliere l'essenza dei bisogni reali e tradurla in risposte concrete. Innanzitutto la dignità di ogni persona. Le vecchie e nuove povertà stanno dilagando come un'ombra sulla nostra società, eppure le Istituzioni non sempre forniscono risposte e risorse adeguate. Il mio obiettivo è far sì che la politica torni a occuparsi di chi ha più bisogno, senza lasciare nessuno indietro".

"Credo che il talento, il duro lavoro e il coraggio di investire - in ambito professionale e imprenditoriale -, debbano essere onorati e premiati. Non con facili promesse ma con leggi precise e chiare che sostengano e premino chi ogni giorno crea valore per la nostra comunità - ha proseguito Carbini - Il nostro Valdarno ha un'identità precisa e problemi specifici che devono essere portati all'attenzione della Regione. Mi batterò per una sanità di prossimità che non lasci soli i cittadini, con una diversa governance che riporti le ASL a livello provinciale. Sarà prioritario anche lo sviluppo delle infrastrutture, a cominciare dal completamento della terza corsia autostradale in Valdarno, con l'impegno di farla progettare e finanziare almeno fino a Chiusi-Chianciano". Carbini ha poi annunciato che si batterà per la provincia di Arezzo, con i suoi distretti industriali - in particolare quello oro-moda - e le sue aree rurali ("linfa vitale della nostra economia"). "Senza dimenticare mai che l'arte, la cultura e il turismo sono il cuore pulsante di questa terra, un tesoro inestimabile che merita di essere valorizzato di più e meglio, cercando e mettendo in circolo le migliori energie", ha aggiunto. Altro aspetto indicato dal neo candidato quello della salute del territorio.

"Per troppo tempo le ferite causate da anni di discarica hanno compromesso il nostro futuro - ha detto - È tempo di un risarcimento: non solo economico - attraverso indennizzi per San Giovanni e il Valdarno -, ma soprattutto con un ripristino ambientale definitivo. L'impegno è per un monitoraggio continuo delle emissioni e degli agenti inquinanti, con una vigilanza costante sul registro dei tumori, perché la salute dei cittadini è il bene più prezioso". Se poi il tema della sicurezza e della coesione sociale, che per Carbini non sono una mera questione di ordine pubblico o uno slogan da campagna elettorale. "Si nutrono del senso di comunità che possiamo ritrovare solo in centri storici vivi, curati - ha spiegato - Per questo, serve un grande progetto, con investimenti mirati a sostenere le attività economiche che ne sono il cuore pulsante e che svolgono una vitale funzione sociale. Parallelamente, dobbiamo affrontare con fermezza il disagio sociale e giovanile. Le dipendenze, dalla droga all'alcolismo, sono una sfida che richiede un'azione decisa: progetti seri, che agiscano con forza sia sul piano della prevenzione che su quello della repressione. Insieme, possiamo far sì che il nostro Valdarno e la nostra Provincia non si limitino a guardare il futuro, ma lo costruiscano"