Andare al lavoro e non tornare più: Francesco Brenda, morto cadendo nel macchinario

La tragedia accaduta a Bibbiena: lutto in provincia di Arezzo, l'uomo lascia moglie e figli

I carabinieri e i vigili del fuoco nella ditta (Foto Tavanti)

I carabinieri e i vigili del fuoco nella ditta (Foto Tavanti)

Bibbiena (Arezzo), 25 gennaio 2022 - Un dolore atroce, una morte che lascia attonita Bibbiena e la provincia di Arezzo. Un uomo che, al mattino, è andato al lavoro e non è più tornato. Lascia moglie e figli Francesco Brenda, 51 anni, dipendente di una ditta di calcestruzzi, morto cadendo in una tramoggia in località Nave, appunto a Bibbiena.

La tramoggia è una sorta di imbuto dove vengono smaltiti gli scarti di produzione. E' finito nel macchinario e per lui non c'è stato niente da fare. Troppo gravi le ferite. Sotto choc i suoi colleghi, i dipendenti, i vertici dell'azienda, la Mariotti Calcestruzzi.

L'episodio è accaduto poco dopo le 10. Disperato l'allarme al 118. Francesco Brenda lavorava da molto tempo alla Mariotti Calcestruzzi ed era considerato un lavoratore esperto. Dato l'allarme, oltre al 118 sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri, che adesso cercheranno di ricostruire cosa è accaduto all'interno dell'azienda e perché l'uomo sia caduto dentro il macchinario. 

«Ogni morte ci pone davanti tanti interrogativi come uomini. Le morti sui luoghi di lavoro ci pongono interrogativi più grandi anche come istituzione. Oggi è un giorno di lutto per tutta la nostra comunità. È un giorno di silenzio e di rispetto dovuti a chi è stato coinvolto in tutto questo, alla famiglia a cui va tutto il nostro affetto e il nostro calore umano». Cosi il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli. «Un momento di dolore e di riflessione - ha concluso il primo cittadino - per tutta la nostra comunità. Era operaio esperto e conosciuto da tutti, la sua morte ci lascia senza parole».

Dolore e disperazione nell'azienda. Brenda era alla Mariotti dagli anni Novanta, come ricorda il titolare. Un cugino della vittima, accorso sul posto, ha confermato tra le lacrime come l'uomo fosse esperto e sempre molto attento nelle operazioni.

“Esprimo il cordoglio dell’Ugl alla famiglia dell’operaio di 51 anni che ha perso la vita per le gravissime lesioni riportate dopo essere caduto in una tramoggia presso un’azienda di calcestruzzo a Bibbiena, in provincia di Arezzo - scrive Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, con Giuseppe Dominici, Segretario Regionale UGL Toscana - Un ennesimo dramma sul lavoro che non può essere tollerato o derubricato a mera fatalità. Siamo in presenza di una vera e propria strage che non è degna di un Paese civile. Chiediamo alle istituzioni nazionali e locali di intervenire per intensificare i controlli soprattutto nei settori più esposti a rischio infortuni. E’ fondamentale, inoltre, rafforzare la formazione e la cultura della sicurezza sul lavoro per prevenire simili tragedie. La manifestazione dell’Ugl ‘Lavorare per vivere’ ha l’obiettivo di porre l’attenzione dell’opinione pubblica e del Governo sul fenomeno in atto per ribadire ancora una volta basta stragi sul lavoro".