Fiera bagnata ma fortunata Al Prato l’assalto dei turisti

La pioggia non ha scoraggiato i visitatori arrivati da Germania, Usa e Nord Europa. Sono 220 gli espositori, in linea con l’edizione settembrina di un anno fa

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di Lucia Bigozzi

Camminare nella bellezza di oggetti che raccontano tante storie e ascoltare tutte le lingue del mondo, da Oriente a Occidente, in uno scenario che per una volta trasferisce il Prato nei grandi spazi verde-smeraldo d’Irlanda, Scozia o Gran Bretagna, con la pioggerellina (molto british) a completare il quadro. La Fiera di settembre è "terra di conquista" dei turisti che affollano i vialetti del parco storico ai piedi della Fortezza. Tutti attrezzati ai capricci di un cielo nuvoloso che rovescia pioggia quanto basta per non sciupare un evento che in questo weekend va a braccetto con la Giostra del Saracino e consegna alla città il suo abito più bello. Molti americani, inglesi e perfino un gruppo numeroso di cinesi infagottati in impermealibi colorati e svolazzanti, con gli occhi - e pure i telefonini - "appiccicati" agli oggetti più esclusivi che solo qui si possono trovare tra la meraviglie sistemate con rigore dai 220 espositori (52 in più rispetto allo standard) arrivati da tutt’Italia ai quali si aggiungono

quarantacinque commercianti (non titolari) che animano piazza Sant’Agostino.

Numeri che confermano la coda di un’estate ricca di visitatori dall’estero: in testa i tedeschi, ma in città sono tornati anche gli americani e molti dall’Europa del Nord. Il fascino di Arezzo conquista chi sceglie la città e rasserena ristoratori, commercianti, albergatori. Un solo dato: posti letto esauriti. Oggi si replica nel giorno esclusivo della disfida in piazza Grande.

"Il meteo incerto non ha scoraggiato le prenotazioni; le indicazioni che abbiamo sono più che positive e gli espositori hanno confermato la presenza, in linea con l’edizione di un anno fa", dice l’assessore a turismo e attività produttive Simone Chierici, in giro tra i banchi per verificare che tutto fili liscio. "Non abbiamo avuto alcun problema, la collocazione dei banchi è avvenuta in modo ordinato e gli espositori sono attenti alla cura del luogo. Sono saliti al Prato in corteo accompagnati dalla Polizia municipale, secondo una formula ormai collaudata che funziona e testimonia l’importanza che insieme alla Fondazione Arezzo Intour assume la Fiera nelle nostre strategie di promozione". Del resto, il connubio Fiera e Giostra rappresenta "un asset importantissimo per la città e noi ci puntiamo".

Numerosi anche i visitatori italiani: c’è chi si perde dentro i colori dei vetri artistici di Murano e chi contratta una cassapanca intarsiata; chi indossa un elmetto della Grande Guerra. E se non fosse per il siparietto in "toscanaccio" tra un espositore e un cliente sul duello (calcistico) tra Fiorentina e Juve, ieri il Prato era l’ombelico del mondo.