di Gaia Papi
"Perché voglio fare il carabiniere da grande? Perché credo nei valori dello Stato". I carabinieri tornano a festeggiare la fondazione dell’Arma in mezzo alla gente. Ieri, a fare da cornice al 208esimo anniversario, una splendida Fortezza, vestita a festa per l’occasione. Dopo due anni di chiusure per le misure di contenimento della pandemia, si è tenuta finalmente la celebrazione della festa della Benemerita. C’erano i giovani, tanti, tantissimi. Sei gli istituti scolatici comprensivi (Vasari di Castiglion Fibocchi, Convitto Vittorio Emanuele II di Arezzo, Martiri di Civitella di Badia al Pino, Sansovino di Monte San Savino, Cortona 2 di Cortona, Giovanni XXIII di Terranova) che hanno partecipato intonando l’inno nazionale. Altri alunni sono giunti come ospiti, mentre quelli di tutti gli altri istituti della provincia hanno potuto comunque seguire la cerimonia in streaming. Anche il catering era firmato da giovani studenti, quelli dell’istituto omnicomprensivo Fanfani-Camaiti e dell’istituto agrario e alberghiero Vegni delle Capezzine.
Sempre loro, gli studenti, hanno letto le pagine di due diari dell’archivio diari della Pieve. Storie che raccontavano le vita dei carabinieri nel periodo della guerra. Il loro è stato un modo per dire grazie per averli formati in questi mesi durante gli incontri a scuola e per averli accolti in una così importante manifestazione.
"I difficili anni appena trascorsi hanno visto un eccezionale impegno di tutti i Carabinieri del nostro territorio. Durante il lungo periodo della pandemia, infatti, insieme alle altre forze dell’ordine, al personale sanitario ed alle altre istituzioni, sotto il costante coordinamento della Prefettura, oltre che assolvere agli ordinari compiti di prevenzione e controllo del territorio, di garanzia dell’ordine e della sicurezza pubblica, nonché del contrasto alle criminalità di ogni specie, hanno dovuto far fronte anche alla gestione dell’emergenza sanitaria. Ciò si è estrinsecato attraverso: mirati controlli volti a verificare il rispetto delle misure di prevenzione della diffusione del contagio, sollecitando, con equilibrio e sensibilità, la responsabile adesione della popolazione, anche attraverso l’esercizio di un’assidua attività di informazione, agevolati in questo da un forte senso civico e di rispetto delle leggi che è proprio della popolazione di questa provincia; ma anche all’assistenza delle fasce più fragili della popolazione, che hanno avvertito maggiormente questo disagio, attraverso ad esempio la consegna delle pensioni agli ultrasettantacinquenni o di tablet agli studenti per la frequenza delle lezioni a distanza; nonché i numerosi servizi finalizzati alla distribuzione dei sieri e dei dispositivi di protezione".
Il bilancio degli ultimi 12 mesi delinea un quadro di situazione certamente positivo nel territorio della provincia. I risultati operativi dell’ultimo anno (giugno 2021-maggio 2022), al fine di avere un dato maggiormente aderente alla realtà, vanno confrontati con il medesimo periodo, ma precedente alla pandemia (giugno 2019 – maggio 2020), dunque il numero di delitti commessi rimane sostanzialmente stabile. Pertanto, i reati consumati in tutta la provincia sono stati 9.241, per i quali l’Arma dei Carabinieri ha proceduto complessivamente per il 79% (7.255) con un sensibile incremento, scoprendone il 65% degli autori e denunciandoli. Individuati gli autori di 235 furti e 15 rapine, nonché i probabili autori di 80 episodi di spaccio di droga, che hanno portato al sequestro di circa 102 chilogrammi di sostanze stupefacenti e 295 autori di truffe, sia classiche e on line. 194 sono le persone arrestate e 2.405 i soggetti denunciati in stato di libertà. Altro indicatore importante sono le 150 misure di prevenzione proposte, delle quali 68 hanno già trovato accoglimento.