REDAZIONE AREZZO

Export: nell'ultimo trimestre del 2018 risale l'oro, male la pelletteria

In calo anche l'abbigliamento. Arezzo in controtendenza rispetto alla Toscana che chiude in positivo. Per il metallo anno quasi in pareggio, meglio degli altri distretti orafi

La mostra dell'oro

Arezzo, 16 aprile 2019 - Arrivano i dati sull'export dell' ultimo trimestre per i distretti toscani. L'ultima parte del 2018 ha fatto registrare un calo sensibile nel settore pelletteria e calzature, con l'export in calo del 25,8%, pari a un volume d'affari di 158 milioni. In calo, ma più contenuto, anche il settore tessile e dell'abbigliamento che perde il 4,3%, per un volume di 15 milioni. 

Diverso il caso dell'oro, che recupera nell'ultimo trimestre rispetto ai segnali precedenti più negativi e chiude l'anno anche qui con na flessione, ma molto più leggera, che ha il sapore di un sostanziale pareggio: 0,8% in meno per circa 15 milioni. Tra i segnali ci sono la tenuta del mercato americano nelle sue varie articolazioni e una ripresa di Dubai, mentre continua la sofferenza sullla Turchia. Sullo sfondo anche le oscillazioni del prezzo del metallo, pertanto si può dire che il settore sostanzialmente tiene.  

Più nel dettaglio. Per quanto riguarda la pelletteria Il distretto di Arezzo registra un calo di 158 milioni nelle esportazioni del 2018 che ha interessato entrambi i comparti della pelletteria (-30%) e delle calzature (-19%); complessivamente le vendite all’estero nel 2018 sono state pari a 454 milioni), pari a circa il doppio del dato del 2008 con un tasso di crescita medio annuo del 6,7%. In termini di paesi è particolarmente marcata la riduzione delle esportazioni verso gli Stati Uniti (-96 milioni) e verso paesi asiatici come Hong Kong (-47 milioni) e Giappone (-35 milioni), mentre mostrano un segno positivo le esportazioni verso i principali partner europei come Francia (+10 milioni), Spagna (+8 milioni) e Regno Unito (+4 milioni). Questo andamento e soprattutto i movimenti verso gli Stati Uniti risultano di difficile interpretazione: una lettura potrebbe essere quella legata alle politiche distributive adottate dalle aziende; infatti a livello di province si assiste a un incremento rilevante nelle esportazioni dalla provincia di Milano (+133 milioni) dove risulta la sede del principale operatore del distretto.

E per l'oro? Anche le esportazioni del distretto dell’Oreficeria di Arezzo confermano il valore del 2017 con 1,9 miliardi di euro e registrano un andamento sostanzialmente in linea con il totale dei distretti dell’oreficeria (-0,8% per il distretto aretino verso -0,6% per il totale distretti orafi). Continua la riduzione di esportazioni verso gli Emirati Arabi Uniti (-92 milioni; -15,6%), mentre si rafforza il posizionamento in mercati come Hong Kong (+4,2%), Francia (+13,7%), Panama (+20,4%) e Libano (+18,4%).

Tutto questo in un quadro in cui, comunque, i distretti toscani fanno registrare buone performance: la metà si distingue per un incremento nelle esportazioni nel 2018 rispetto al 2017: l’incremento maggiore è quello della Pelletteria e calzature di Firenze che è cresciuto di 488 milioni e supera i 4,2 miliardi (+12,9%), seguito dal distretto del Cartario di Lucca (+182 milioni; +16,5%). Nella metà con il segno meno, oltre i distretti aretini, troviamo l’Olio toscano (-68 milioni; -9,8%), l’Abbigliamento di Empoli (-67 milioni; -4,9%), la Concia e calzature di Santa Croce (-34 milioni; -3,7%) le Calzature di Lucca (-30 milioni; -16%)