
LA PROTESTA IN PIAZZA_13378098_034814
Arezzo, 24 settembre 2019 - Tra i nodi di Banca Etruria che stanno venendo al pettine in questo ultimo scorcio di settembre ci sono anche le consulenze d’oro, quei quattro milioni di incarichi affidati a grandi società (Mediobanca e Bain) e grandi studi legali (Grande Stevens di Torino e Zoppini di Roma) che sono costati a 17 big della banca (l’ultimo Cda più due direttori generali e un vice) un altro avviso di chiusura indagini. Stavolta per bancarotta colposa. Non avrebbero vigilato sulla redazione di pagine che in procura ritengono in gran parte inutili e ripetitive.
Bene, è subito scattata la corsa di indagati e difensori ad evitare un ulteriore processo. Con la richiesta di interrogatori e la presentazione di memorie difensive che convincessero i Pm a non procedere con le richieste di rinvio a giudizio. Ed è appunto questa la settimana nella quale avverrà il massimo sforzo per sfuggire alla tagliola.
Per certo, giovedì si farà interrogare Emanuele Cuccaro, già vicedirettore ora in pensione, che ha firmato alcune delle consulenze. Non si sa invece che strada abbiano scelto i due dirigenti che erano sopra di lui, prima Luca Bronchi, recordman di inchieste e processi, e Daniele Cabiati, al contrario al suo primo capo d’accusa.
Nè c'è chiarezza su come si muoveranno i 14 membri dell’ultimo Cda sotto indagine. Di sicuro ha deciso di presentare una memoria difensiva il più famoso di tutti, Pierluigi Boschi, padre dell’ex ministro ora protagonista della scissione renziana dal Pd. La strada sulla quale dovrebbe muoversi anche la maggioranza degli altri.
Claudia Bugno, al centro in primavera di un altro delicato caso mediatico come collaboratrice dell’allora ministro Tria, aveva inizialmente optato per l’interrogatorio, come Claudio Salini, ma poi i due hanno confernato l’opzione?
I tempi, comunque, sono stretti, L’avviso di chiusura indagine è del 12 giugno, teoricamente c’erano solo venti giorni per controbattere. I pm, poi, sono stati di manica larga dinanzi agli avvocati che premevano, ma ormai siamo ai supplementari.
Chi vuole sfuggire al giudizio deve muoversi adesso. In settimana riprende pure il maxi-processo per bancarotta, con la seconda puntata della testimonianza di Giuseppe Santoni, il liquidatore. Lunedì prossimo, la sentenza della Truffa Etruria.