
Siamo a quota dieci per ciò che riguarda i progetti che insistono sullo stesso ambito di confine fra Toscana, Emilia Romagna e Marche
di Claudio Roselli
VALTIBERINA
Ancora progetti di impianti eolici che spuntano all’orizzonte sullo stesso crinale di Appennino. Dopo "Cactus Wind", arriva quello della proponente Scirocco Energy srl che, al contrario di "Badia del Vento", prevede la collocazione delle pale nel territorio del Comune romagnolo di Casteldelci ma con impatto in quelli toscani di Badia Tedalda e Sestino. E in questo caso i numeri sono maggiori rispetto all’impianto sul quale è arrivato il recente ok della Regione Toscana: i megawatt di potenza salgono da 29,4 a 72 e le torri sono 10 invece di 7, alte per giunta più di 200 metri. Alla voce "data di avvio" si legge 6 agosto 2025: la proposta è al momento in sede di verifica amministrativa al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per capire se siano stati presentati tutti i documenti richiesti al fine di far partire la procedura; a breve si conoscerà la risposta. Siamo pertanto arrivati a quota 10 per ciò che riguarda i progetti che insistono sullo stesso ambito di confine fra Toscana, Emilia Romagna e Marche. Vi sarebbe anche l’undicesimo del gruppo, quello denominato "Monte Comero", che non conteggiamo perché investe un contesto geografico distinto e staccato dalla zona di riferimento. Gli aerogeneratori teoricamente previsti sulla mappa salgono a 76, così ripartiti: 7 per "Cactus Wind", 8 per "La Fonte", 7 per "Badia del Vento", 11 per "Poggio Tre Vescovi", 8 per "Poggio delle Campane", 6 per "Sestino", 9 per "Badia Wind", 6 per "Monte Petralta", 3 per "Poggio dell’Aquila" e infine i 10 contenuti nel progetto di Scirocco Energy. Una 77esima torre deve poi essere inserita: quella con eliche già funzionanti a Poggio dei Prati, vicino all’omonima galleria sulla strada 258 Marecchiese che precede l’arrivo a Badia Tedalda e che comunque ha un’altezza contenuta. A oggi, l’unica certezza riguarda l’autorizzazione su "Badia del Vento", non senza il preannunciato ricorso al Tar da parte degli enti dell’Emilia Romagna che si sono sempre dichiarati contrari. Stesso discorso, da parte anche di associazioni e comitati, sul conto di "Cactus Wind", che si estende alle Balze di Verghereto e a diversi punti di osservazione del Montefeltro. "Qui sorge l’antico Eremo di Sant’Alberico, un luogo di grande valore storico e spirituale situato nei pressi dell’area interessata dal progetto eolico – ricordano i comitati Appennino Sostenibile e Crinali Bene Comune - che rappresenta una testimonianza preziosa della tradizione religiosa e culturale locale, ancora oggi legata profondamente all’identità del territorio e delle comunità circostanti. A poca distanza dalla stessa area di impianto, poi, sono ancora visibili i resti del Castello di Uguccione della Faggiola".