Sono circa 16.000 all’anno i trattamenti di emodialisi effettuati all’ospedale di Arezzo. Trentuno i posti letto che consentono di effettuare 62 trattamenti giornalieri che si traducono appunto in migliaia di trattamenti annui. Sono questi i numeri del Centro di Emodialisi del San Donato di Arezzo, che prende in carico utenti in emodialisi cronica sempre più anziani e con comorbilità. Ogni trattamento ha una durata, in media, di 4 ore e deve essere ripetuto tre volte la settimana per tutta la vita o fino al verificarsi di un trapianto. Il servizio di Emodialisi di Arezzo è diretto dal dottor Paolo Conti ed è un ambulatorio a cui si rivolgono tutte le persone con insufficienza renale, acuta o cronica, che necessitano di rimuovere tossine o acqua in eccesso: una funzione che il rene compromesso, non è più in grado di svolgere autonomamente. Come funzione il trattamento? "Per effettuarlo è fondamentale avere un accesso vascolare che permetta di avere un ingresso per la circolazione sanguigna - spiega Sandra Sacchetti, Coordinatrice Infermieristica del Servizio Emodialisi di Arezzo - Parliamo quindi di Catetere Venoso Centrale o Fistola Arterovenosa. Nel Centro dialisi di Arezzo, su un’utenza di 125 persone, abbiamo il 77% di fistole arterovenose ed il 23% di Cateteri venosi centrale. L’accesso venoso creato consentirà di prelevare il sangue dall’organismo, mandarlo attraverso una macchina al filtro, detto rene artificiale, per permetterne la purificazione e reintrodotto nell’organismo attraverso l’accesso stesso". Una volta creato l’accesso vascolare, è di completa gestione dell’infermiere esperto in emodialisi. Grazie all’uso dell’ecografo l’infermiere è in grado di rintracciare gli accessi vascolari più difficili.
CronacaEmodialisi, 16 mila trattamenti all’ospedale. Ogni giorno 62 pazienti seguiti dai medici