MARCO CORSI
Cronaca

Elezioni, la sfida delle primarie L’idea Di Ponte non convince e i dem restano alla finestra

Dopo la proposta del vicesindaco, i vertici del Pd si incontreranno la prossima settimana. Il dopo-Chienni sta prendendo avvio ma serve una coalizione compatta per affrontare il voto.

Elezioni, la sfida delle primarie  L’idea Di Ponte non convince  e i dem restano alla finestra

Elezioni, la sfida delle primarie L’idea Di Ponte non convince e i dem restano alla finestra

di Marco Corsi

E’ uscito allo scoperto ed è il primo aspirante alla carica di sindaco che decide di fare un passo in avanti. Almeno in Valdarno e soprattutto nei comuni nei quali si conclude il secondo mandato per i primi cittadini uscenti. Terranuova è uno di questi e Mauro Di Ponte, attuale assessore e vice di Sergio Chienni, come si dice in questi casi, ha gettato il sasso nello stagno, in attesa che si muova qualcosa. Lui è pronto a scendere in campo per le amministrative del 2024, ma chiede che siano i cittadini a scegliere il candidato sindaco di Terranuova attraverso le Primarie.

Nella cittadina valdarnese la situazione politica è in ebollizione perché l’operazione di Di Ponte, in base ai rumors, non metterebbe tutti d’accordo e il Pd e la coalizione non hanno ancora preso una decisione ufficiale. Nei prossimi giorni è prevista un’assemblea molto importante, ancora più decisiva alla luce dell’uscita dell’assessore delle Ville, che non ha mancato di ringraziare il Partito Democratico e tutti i componenti dello schieramento ("che con senso di responsabilità, impegno e consapevolezza del percorso fatto finora, stanno lavorando alla definizione di un processo condiviso che porti a individuare la composizione delle liste e il prossimo candidato sindaco"). Ma ha ricordato che Terranuova ha una profonda storia democratica, fatta prima di tutto di coinvolgimento diretto della cittadinanza sia nella fase di amministrazione del comune sia in fase elettorale. "Questo è un valore che dobbiamo tutelare – ha spiegato - L’attuale amministrazione, che peraltro ha riscosso notevole consenso, nasce proprio da un percorso che ha visto i cittadini potersi esprimere e scegliere il candidato migliore per la carica di sindaco. Sergio Chienni, che ringrazio per quanto ha fatto e sta facendo per Terranuova, è stato scelto dieci anni fa con una primaria molto partecipata che perfettamente si inseriva nella storia democratica della nostra comunità.

Ritengo che questa tradizione sia da continuare e valorizzare. Non a caso – ha proseguito - il Pd, di cui faccio parte, ha previsto quale elemento fondante del proprio statuto le primarie come metodo per la scelta dei propri candidati e sancisce una serie di valori che costituiscono l’anima democratica del partito stesso. Valori condivisi dalle persone che guardano alla nostra coalizione. Coalizione che vede la partecipazione di movimenti e forze diverse, unite però da un programma comune. Questo insieme di idee e di storie costituisce un notevole valore: ecco perché ritengo che gli elettori di tali movimenti debbano avere l’opportunità di poter scegliere il candidato che valutano più adatto a guidare Terranuova". Insomma per Di Ponte le primarie consentiranno le migliori condizioni per definire chi correrà per la carica di sindaco. Un’uscita forte, cui, al momento, non è seguita alcuna reazione, almeno ufficiale.